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BOLZANO. RADDOPPIO TARIFFE ASILI NIDI, CORO DI PROTESTE

11 Aprile 2016

BOLZANO. RADDOPPIO TARIFFE ASILI NIDI, CORO DI PROTESTE

BOLZANO. RADDOPPIO TARIFFE ASILI NIDI, CORO DI PROTESTE

IL COMMISSARIO MICHELE PENTA CONTRARISSIMO, SEGUITO DA NUMEROSE FORZE POLITICHE

Benché non sia stata ancora assunta una decisione in Giunta provinciale riguardo alla proposta di aumentare le tariffe degli asili nido, piovono preoccupate reazioni alla proposta dell’Assessora alla famiglia Waltraud Deeg, a cominciare dal Commissario straordinario Michele Penta. Comunica infatti il Commissario di avere scritto un mese e mezzo fa una lettera al presidente Arno Kompatscher e a Waltraud Deeg “per segnalare la piena contrarietà del Comune di Bolzano alla riformulazione delle tariffe degli asili nido, che rischia di danneggiare la città capoluogo”. Da gennaio 2017 secondo l’orientamento provinciale i prezzi dovrebbero essere parificati a quelli delle Tagesmutter e microstrutture, calcolate a ore e non più su base giornaliera. In pratica le tariffe raddoppieranno. Per otto ore al giorno si pagheranno mensilmente 613 euro anziché i 357 di oggi.

Assb (Azienda servizi sociali) e Comune temono un crollo della frequenza dei bimbi per cause economiche, genitori di varie associazioni si dicono indignati e parecchi candidati alle comunali dell’8 maggio scendono in campo a protestare.

Contrario anche Christian Tommasini che invita alla calma: «La delibera non è stata ancora approvata. I margini di manovra restano aperti ed io sono contrario a questa ipotesi di riforma delle tariffe degli asili nido. Lo ho già detto nelle scorse settimane in giunta provinciale quando ho anche chiesto di rivedere l’impostazione visto che dobbiamo tenere conto del fatto che le esigenze dei territori urbani sono diverse da quelli rurali. Ho ribadito questa posizione a margine del consiglio provinciale, chiedendo tra il resto un incontro a nome del Pd prima che la delibera sia presentata in Giunta». «Sì è vero – precisa Tommasini – i costi a Bolzano sono fuori scala rispetto al resto della provincia e questa questione – effettivamente – va affrontata». Penta non entra nel merito ma spiega che «i dati di Bolzano sono facilmente acquisibili».

La Consigliera provinciale Elena Artioli, candidata a Sindaco di Bolzano, è intenzionata a dare battaglia e sul tema è pronta a presentare una mozione di sfiducia contro l’assessora provinciale pusterese.Mi lascia perplessa il silenzio di Baur” afferma-  che  dice di voler  fare il Sindaco ma poi tace sugli interessi dei bolzanini”. Con il raddoppio delle tariffe per gli asili nido a Bolzano, dichiara ancora Elena Artioli, “si penalizzano i patrimoni mediani, ovvero quelle famiglie che hanno fatto il mutuo per la prima casa e risultano proprietari.

Anche Giorgio Holzmann – candidato sindaco di  “Alleanza per Bolzano” – è assolutamente contrario. “Ci batteremo perché il capoluogo che già sconta costi degli appartamenti proibitivi che costringono le coppie a lavorare in due, sia salvaguardato nella sua specificità”.
Rifondazione Comunista ritiene che il servizio debba essere mantenuto nelle attuali forme perché solo così si risponde in maniera adeguata ai bisogni delle famiglie delle realtà urbane, si riesce a garantire un servizio di qualità ai bimbi e si aiutano realmente le donne.

Giornalista, scrittrice, editore.