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Il progetto Benko, gli altri e noi, diamo i numeri

28 Marzo 2016

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Il progetto Benko, gli altri e noi, diamo i numeri

Il progetto Benko, gli altri e noi, diamo i numeri

Referendum 6/10

Chiariamo, non è un vero referendum, infatti in gergo si definisce consultazione popolare, ovvero il risultato è “consultivo” e può non essere preso in considerazione. Rimane però difficile non dar retta alla volontà popolare. Forse sarebbe servito qualcosa di più questi sistema può essere considerato plebiscitario “alla svizzera” ovvero creato ad hoc per far vincere una parte precisa. Ma forse a Bolzano non è proprio cosi, la questione è stata presa sul serio ed i cittadini si sono immersi in un vero e proprio referendum con tanto di comitati, conferenze e molto altro. La città si è sentita comunque viva, la sufficienza nasce da qui.

Campagna d’informazione 5/10

Campagna non entusiasmante, basata sulla propaganda politica e non su dati reali. Forse avrebbe potuto essere più basata sull’informazione neutra, ma per tanti motivi non si è riusciti. Pochi gli interventi d’analisti indipendenti e scarsi i dati prodotti.

Impatto sulla cittadinanza del progetto 7/10

Benko non è un filantropo, quindi non si può chiedere a lui d’essere un mecenate. Dopo l’affare al Garda, l’austriaco si è lanciato su Bolzano, da tempo immobile a dir la verità. Molte idee e nessuna concretezza oggettiva. Benko ha portato la concretezza, ha spezzato assi presenti in città da anni, gli autoctoni lo hanno capito, forse il voto favorevole incarna il malcontento atavico bolzanino. A chiedere a casaccio in tutti i quartieri si registra una certa voglia di cambiare a prescindere, anche forse sacrificando qualcosa. Forse questo aspetto importante la politica locale lo ha capito troppo tardi, infatti nessuna alternativa valida è stata presentata.

Il progetto 6/10

Porta una firma importante, ma convince a metà. Da una parte si richiama all’idea del borgomastro austriaco Perathoner di far del Virgolo il “salotto in cielo” della città. Ma eravamo in piena Bella Epoque…dall’ altra sembra non essere molto vicino all’architettura del nostro centro, ma dopo Università e Museion ci siamo abituati. A questo si aggiunge l’attuale stato non consono di quella parte di Bolzano, un brutto biglietto da visita, è innegabile purtroppo. Comunque vada forse sarà uno sprono per il nuovo consiglio: darsi da fare sul serio e non solo ad affioramento di problemi.

L’investimento e l’impatto economico 7/10

Basandosi sui dati Arpa e da indagini del Sole 24 ore, oltre a studi di ricerca riguardo realtà simili alla nostra l’impatto economico non è così in contrasto con il tessuto odierno, già purtroppo depredato negli anni passati. Una certezza. I negozi storici del centro non spariranno, essendo rimasti ancorati a certe logiche di qualità e legati a specialità locali. Per intenderci, in parole povere, il turista italiano si “lancerà” sempre e comunque nei negozietti ed ai mercatini, quello germanofono invece paradossalmente per statistica visita tutto e compra dappertutto. La funivia potrebbe aiutare, i bolzanini la aspettano da quasi un secolo e durante il periodo natalizio potrebbe diventare attrazione non da poco. 1000 posti di lavoro in più? Vero in parte. I contratti saranno i soliti (ma questo è un discorso sindacale non imputabile a Benko) e la precarietà sarà sulle solite percentuali. I prodotti alimentari di consumo quotidiano (pane, latte, etc.) non avranno cali (come invece qualcuno erroneamente sostiene), il prezzo rimarrà invariato visto che il nuovo centro avrà altri obiettivi di vendita. Dati economici alla mano la Holding di Benko è in un periodo florido, certo la situazione potrebbe cambiare, ma questo vale per tutte le attività presenti su mercato e relativi imprenditori.

Conclusione

Questa consultazione è importante perché ha creato un dibattito cittadino coinvolgente come non si vedeva da anni a Bolzano. Tutti hanno voluto dire la propria, argomentando, ragionando e proponendo. Dal politico al cittadino comune, molti hanno contributo. Ognuno poi voterà secondo coscienza e seguendo le proprie motivazioni. Una constatazione però affiora automatica: la politica bolzanina si è dimostrata assai miope e poco lungimirante nella gestione di certe aree della città, finite nel dimenticatoio, nonostante molti cittadini bolzanini segnalassero la questione da tempo. L’affaire Benko servirà se non altro da lezione gestionale per il futuro?

 

Giornalista pubblicista, originario di Bolzano si occupa di economia, esteri, politica locale e nazionale