Unioni civili. Grillo “libertà di coscienza. La base del M5s si spacca”.
Infiamma il dibattito on-line, la decisione di Beppe Grillo di lasciare libertà di coscienza ai senatori del Movimento 5 Stelle sul tema delle unioni civili. Nei commenti al post del leader M5s e sui social network emerge una forte spaccatura tra chi condivide la scelta e chi, al contrario, sostiene che snaturi il principio di base del Movimento: i parlamentari sono portavoce dei cittadini e dunque – è la tesi – non possono votare secondo la loro coscienza ma devono agire secondo le indicazioni dei cittadini. E c’è anche chi grida al tradimento: “Avete tradito migliaia di cittadini italiani che attendevano da anni veder riconosciuto un diritto. Mi fate pena“, scrive tranchant Paolo. Intanto su Twitter impazza l’hashtag #dietrofrontM5s, che è tra i trend topic e vuol mettere in luce il cambio di linea del Movimento, finora sempre apertamente a favore della legge sulle unioni civili. Nella legge Cirinnà “è prevista la “stepchild adoption” per le coppie omosessuali. Questo è il punto in cui le sensibilità di elettori, iscritti e portavoce M5S sono varie per questioni di coscienza. In seguito alle tante richieste da parte di elettori, iscritti e portavoce M5S su questo tema etico si lascia libertà di coscienza ai portavoce M5S al Senato sulle votazioni agli emendamenti della legge Cirinnà e alla legge nel suo complesso anche se modificata dagli emendamenti“. Lo scrive Beppe Grillo sul suo blog. “La libertà di coscienza sul ddl Cirinnà, a 2 giorni dal voto, suona come patetico tentativo di non spingersi #OLTRE”. Lo scrive su Twitter la deputata M5S Chiara Di Benedetto.