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DAMIANO DARGENIO, L’ARTE DELLA FOTOGRAFIA

8 Febbraio 2016

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DAMIANO DARGENIO, L’ARTE DELLA FOTOGRAFIA

La fotografia è ad oggi riconosciuta a pieno diritto come forma d’arte ed è presente al fianco della pittura, scultura e della cinematografia. Il tempo delle dispute infinite tra fotografia e pittura sono ormai alle spalle, fotografia entra a pieno titolo nelle collezioni dei musei d’arte moderna e nelle aste d’arte.

La sua forza simultaneità e comunicativa nella moderna evoluzione digitale ne hanno fatto la forma espressiva prediletta dalle ultime generazioni di artisti contemporanei. Sono state proprio le recenti conquiste tecniche a favorire il definitivo superamento del confine tra reale ed irreale, liberando la fotografia dalla rappresentazione di diventare strumento di costruzione di mondi immaginari.

Damiano Dargenio (Milano-1982), fotografo affermato, ha trasformato la passione per la fotografia in lavoro, ottenendo gratificazioni e notevoli soddisfazioni. Al termine degli studi in campo grafico pubblicitario, scopre nella fotografia un modo interessante per dare vita alla propria immaginazione e manifestazione del lato artistico. Intraprende la carriera lavorativa acquisendo trucchi del mestiere e competenze collaborando con professionisti e maestri del settore, dedicandosi ad esposizione, sviluppo e stampa, affinando successivamente le abilità nella post-produzione.

Grazie al successo ottenuto, Dargenio migliora la carriera in campo fotografico, ottenendo incarichi all’estero, in località come Svezia, Londra e Los Angeles. Lavorando per realtà importanti nel contesto video musicali e pubblicitario in veste di regista e direttore della fotografia. Nel 2010 aderisce al progetto “133ART”, che determina l’inizio delle sue esposizioni artistiche. Rimane particolarmente affezionato ad un reportage effettuato sui nativi americani, esposto successivamente a Milano e Londra, omaggio fotografico dedito al ritratto di guerrieri e del popolo in questione nella quotidianità, catturati in chiave “fashion”.

Da tre anni a questa parte, condivide e divulga il suo sapere, insegnando fotografia all’Accademia di Belle Arti di Brescia e Torbole, sfida impegnativa quanto ricca di soddisfazioni.

Dargenio, quasi per caso, ha iniziato a lavorare come fotografo nel campo della moda, incuriosito dal piacere di vivere il contatto con soggetti umani e avere quindi la possibilità di costruire un dialogo. Considera infatti essenziale l’instaurazione d’approccio di tipo empatico con la persona: “Se lo emozioni, ti regala emozioni!”.

“È un’illusione che le foto si facciano con la macchina… si fanno con gli occhi, con il cuore, con la testa.”

Henri Cartier-Bresson

L’atteggiamento del fotografo e la sua sensibilità creativa permettono di scegliere tra innumerevoli eventualità, la più consona ad esprimere un punto di vista personale che trasmetta una precisa emozione. L’attuazione pratica dell’immagine che si è preposti di fotografare, mediante una certa fotocamera, velocità, diaframma, ISO e inquadratura, rappresenta un procedimento meccanico che si sviluppa da un motivo che gli è subordinato.

La fotografia Fashion che si può inquadrare principalmente all’interno della ritrattistica è un genere fotografico il cui fine consiste nel ritrarre e valorizzare capi d’abbigliamento, accessori e oggettistica legata alla moda. Oltre al ritratto, la fotografia di moda può essere proposta con la Still Life Fashion, ossia “Natura morta”, ritraendo i capi di moda senza modella, da soli o con l’aiuto di un manichino. La Fotografia di Moda è utilizzata per propaganda, campagne pubblicitarie e servizi nelle riviste appunto Fashion.

Come molti, anche Dargenio è rimasto incantato da fascino dei grandi maestri della fotografia, in special modo da Salgado, Bresson, Newton e Avedon. Non ha avuto un vero e proprio modello di ispirazione, ma ha colto un insieme di idee di molti artisti, per poi creare un suo stile personale. La sua creatività si manifesta per lo più durante la notte, nella fase del sonno, momento in cui dà il via allo stadio primario di un progetto fotografico, ovvero la pre-produzione.

Al giorno d’oggi, la tecnologia è a portata di tutti, c’è il rischio concreto che la differenza tra professionisti ed amatori venga confusa, al riguardo, da professionista Dargenio commenta:

“Certo è che con la tecnologia alla portata di tutti si ha un sovraffollamento in questo e molti altri settori che prevalentemente suppongono doti artistiche. In molti s’ improvvisano professionisti e quindi qualificati a svolgere l’attività.

Purtroppo la differenza è data solo dal buongusto e buonsenso del cliente in alcuni casi e del pubblico in altri. La tecnica è facilmente apprendibile sul web e l’attrezzatura altrettanto accessibile in termini di costi. Il vero talento però non si acquista e questo segna un abisso in termini di qualità e risultati.

Con questo non respingo assolutamente la tecnologia, anzi. Abbraccio ogni forma di innovazione ed evoluzione. Se dovessimo respingere la tecnologia saremmo ancora fermi alla dagherrotipia o alla sola pittura, loro stesse forme di evoluzione e innovazioni d’espressione. Dobbiamo quindi sfruttare al meglio ogni innovazione, non semplicemente per semplificarci la vita e ottenere velocemente un risultato ma al contrario per applicarci ancora di più nello studio e nella realizzazione di opere impensabili fino a quel momento.”

Denise Bortolotti