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Unioni Civili. Zanda (Pd) “siamo aperti a modifiche ma non a stravolgere” mons. Bregantini “Mattarella non firmi”

31 Gennaio 2016

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Unioni Civili. Zanda (Pd) “siamo aperti a modifiche ma non a stravolgere” mons. Bregantini “Mattarella non firmi”

“Siamo aperti alle modifiche purché non stravolgano il testo e solo se migliorative”, “se la piazza  chiede di lavorare per migliorare la legge è un imperativo che dobbiamo seguire. Ma se invece la si vuole archiviare o buttarla nel cestino questo non è possibile, verremmo meno al nostro giuramento laico di parlamentari“. Così – Luigi Zanda, capogruppo del Pd al Senato, sul Family Day, che si oppone al ddl Cirinnà. “Ci sono state due manifestazioni consecutive molto partecipate entrambi, segno dell’attenzione sulle unioni civili”, e “il Parlamento ha il dovere di ascoltare tutte le opinioni e la voce dei movimenti. Ormai da molti anni il tema delle unioni civili è all’attenzione dell’opinione pubblica. Il Parlamento deve fare le leggi quando i tempi sono maturi. Siamo nel millennio dei diritti civili e quelli individuali devono essere uguali come chiedono la Consulta e la Ue”. Quanto all’adozione del figlio del partner in una coppia gay, “credo che il problema aperto sia quello della madre surrogata. Personalmente – afferma – è una pratica che non condivido e se si trovasse una soluzione per rendere più effettivo il divieto sarebbe una cosa buona”.

“Già da martedì, alla discussione al Senato, i termini del ddl Cirinnà dovranno cambiare. Anche perché credo che se il ddl rimarrà così com’è toccherà al presidente della Repubblica Mattarella intervenire”. Lo dice Giancarlo Maria Bregantini, arcivescovo di Campobasso, che ieri ha partecipato al Family Day. Bregantini è stato uno dei pochi vescovi a manifestare: “Certo mi dispiace – afferma -. Se fossero venuti in tanti avrebbero posto il sigillo a una manifestazione laicale di grande splendore. Il popolo italiano era qui in piazza e sarebbe stato bello se accanto ad esso ci fossero stati tutti i vescovi. Questa piazza rappresenta la maggioranza del Paese”. “E’ stata una manifestazione politica, ma non di destra o di sinistra – dice l’arcivescovo, famoso per la difesa dei lavoratori -. Abbiamo difeso dei valori come si fa nelle lotte operaie”, uno “schiaffo all’Europa che sta permettendo tutto questo, con le adozioni per le coppie omosessuali e l’utero in affitto”. “Renzi non può non ascoltare la maggioranza del Paese, l’Italia che era qui a Roma per il Family Day”, aggiunge, aprendo a una legge che garantisce “diritti ovvi come l’assistenza in ospedale o in carcere e la reversibilità della pensione”