HUBER: Bolzano ha voglia di cambiare e per cambiare c’è bisogno di scelte
Il Partito Democratico deve presentare ai bolzanini un progetto chiaro e determinato. Io, in prima persona, intendo farlo a partire da uno dei temi cruciali che hanno “avvelenato” la città negli ultimi mesi.
Alla luce dei documenti pubblicati sul sito del Comune e degli incontri organizzati dal Circolo PD del quale sono segretario nei mesi passati, ho deciso di prendere una posizione di chiaro sostegno al progetto di riqualificazione urbana proposto dalla Conferenza dei servizi KHB-Comune. È chiaro che molt* bolzanine e bolzanini vogliano intraprendere un percorso di recupero e rilancio delle zone degradate della nostra città, a partire da una delle più trascurate e brutte, come appunto l’isolato via Alto Adige-via Garibaldi-Parco Stazione.
La politica ha il dovere di schierarsi, partiti e rappresentanti devono esprimere le proprie convinzioni. Saranno poi i cittadini a scegliere quale volto dare a Bolzano in futuro. Con le elezioni e in questo caso specifico una consultazione popolare. La Conferenza dei servizi è stata chiamata ad elaborare una nuova proposta di riqualificazione della zona, è da questo che si deve ripartire.
In futuro sarà auspicabile non dover più arrivare tanto sfibrati a scegliere tra bianco e nero con sfide che contrappongano decisioni “a maggioranza”, questo lo si potrà ottenere però solo con altri metodi di coinvolgimento della popolazione, fin dalla fase di progettazione. Come avvenuto in molti casi anche fuori dai confini nazionali. Io mi spenderò in prima persona per strumenti di partecipazione democratica e coinvolgimento della cittadinanza nella progettazione di tante attività e tanti servizi alla e della città. Ma al momento abbiamo come possibilità il referendum ed è in questo che possiamo impegnarci per un sì alla riqualificazione e un sì alla partecipazione del privato in nuovi servizi del pubblico. Solo così, con le risorse guadagnate dal Comune di Bolzano potranno essere investite per migliorare strutture e servizi dedicati in primis ai bambini, agli anziani e alle famiglie della città. Non esiste migliore e più alta tutela dell’interesse pubblico.
Alessandro Huber