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S. Messa di fine anno

31 Dicembre 2015

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S. Messa di fine anno

In occasione dell’odierna S. Messa di fine anno nel Duomo di Bressanone, il vescovo Ivo Muser ha parlato dei „cantieri“ nella società altoatesina e ha invitato ad “aprire i cuori” nell’Anno della misericordia.

Nel corso dell’omelia il vescovo Ivo Muser è partito dalla storia di Natale, raccontando come l’imperatore Augusto avesse imposto agli abitanti del suo impero di registrare il proprio nome nella città natale. “Anche oggi c’è il censimento, tuttavia in altre forme”, ha affermato mons. Muser spiegando che “si conta la prestazione, i costi per i servizi dell’umanità agli ammalati, agli anziani e ai deboli. Anche l’esistenza dei profughi si riduce a numeri e contingenti, mentre spesso non interessano le storie di vita che ci sono dietro ai profughi. Non si possono contare – e questo è caratteristico del nostro modo di pensare – gli incontri umani, l’affetto e l’amore verso il prossimo”. La storia di Natale vuole invitare a guardare “la gente della quotidianità”, non come numeri, ma come persone, come uomini, donne e bambini con un volto e a prendere sul serio le loro storie.

Secondo il vescovo Muser ci sono due cantieri ancora aperti: un cantiere più piccolo in cui egli identifica la convivenza tra la popolazione di madrelingua tedesca, italiana e ladina. Nei decenni passati, anche grazie all’autonomia, ci sono stati grandi progressi in merito. Sicuramente più difficile da gestire è il cantiere grande, vale a dire la situazione dei nuovi cittadini. “Lo scopo deve essere quello di una società in cui gli uomini possano essere diversi senza timore”, ha affermato il vescovo che ha ricordato in questo contesto l’”Anno santo della misericordia” in cui non si devono attraversare le Porte sante soltanto superficialmente, ma è necessario vivere la misericordia. Come conclusione il presule ha espresso il suo desiderio che nel 2016 il percorso sinodale che ha caratterizzato il Sinodo diocesano, possa proseguire e contribuire al fatto che la Chiesa locale partecipi con gioia e speranza, partendo dalla Parola di Dio, alla costruzione della società.