Bolzano, notai e bilinguismo – verso la modifica della norma d’attuazione
Giunta provinciale di Bolzano si è occupata oggi dell’obbligo del bilinguismo e su proposta del presidente Arno Kompatscher l’esecutivo ha dato l’ok ad una delibera che propone la modifica di una norma di attuazione dello Statuto di autonomia al fine di garantire l’uso della lingua tedesca negli atti notarili.
Lo Statuto di autonomia, come noto, garantisce a tutti i cittadini altoatesini, su una base di parità, l’utilizzo della propria madre lingua nei rapporti con la pubblica amministrazione e nei procedimenti giudiziari. Un principio, questo, che vale anche per gli atti notarili, così come sancito dall’articolo 31 di un decreto del Presidente della Repubblica emanato nel luglio del 1988. Nel frattempo, però, lo Stato ha varato una serie di norme urgenti in materia di concorrenza che consentono ai notai di aprire un ufficio secondario all’interno del territorio del distretto della Corte d’appello di competenza, che nel caso specifico comprende non solo l’Alto Adige, ma anche il Trentino.
“Riteniamo che questo passaggio possa mettere a rischio il rispetto del principio del bilinguismo negli atti notarili, e dunque abbiamo proposto una modifica della relativa norma d’attuazione inserendo la conoscenza della lingua tedesca come presupposto necessario per lo svolgimento delle funzioni notarili in Provincia di Bolzano”, commenta il presidente della Giunta. L’iter burocratico del provvedimento, dopo il via libera della Giunta altoatesina, prevede come prossimo passo il passaggio alla Commissione dei 6.
In foto: ritratto del XVI secolo raffigurante un notaro, dipinto dal pittore fiammingo Quentin Massys