BOLZANO. IL POLO BIBLIOTECARIO NON TRADIRA’ LA MEMORIA STORICA DELL’EDIFICIO PASCOLI. PAROLA DI TOMMASINI

Intervista di Pinuccia Di Gesaro

Nel 2000 nacque l’idea di realizzare a Bolzano un Polo bibliotecario unico, risultato dell’accorpamento  della biblioteca provinciale tedesca Friedrich Tessmann, la biblioteca italiana provinciale Claudia Augusta e la biblioteca civica Cesare Battisti. 

L’ex edificio dell’allora Istituto magistrale Giovanni Pascoli, ora non più occupato dopo che la comunità scolastica si è trasferita nel nuovo edificio, fu individuato quale sede ideale per l’istituendo Polo bibliotacario. 

Nel 2008 l’architetto bolzanino Mayr Fingerle fu incaricato della progettazione dell’opera, approvata nel luglio 2013 dall’Amministrazione provinciale, Comune di Bolzano e dai responsabili delle tre biblioteche. Questo progetto preliminare è stato valutato per un costo di realizzazione di 67,79 milioni di Euro. Ma in seguito alla richiesta della Giunta provinciale di ridurre i costi a 60 milioni di Euro, la progettazione esecutiva dovette essere sospesa per la necessaria revisione tecnica delle soluzioni da intraprendere. 

Il progetto è stato rielaborato all’inizio di quest’anno  tenendo conto della riduzione dei costi ed ora è giunto il momento del bando della gara per la realizzazione dell’opera.

Christian Tommasini, Lei come assessore provinciale ai lavori pubblici e alla cultura, oltre che vicepresidente della Giunta, può dirci quando sarà indetta la gara per i lavori di ristrutturazione dell’edificio ex-Pascoli?

La gara per la realizzazione del polo bibliotecario a Bolzano sarà bandita entro dicembre 2016. Come si è avuto modo di anticipare  si tratterà di un bando per appalto integrato. A base di gara dell’appalto sarà posto il progetto elaborato dall’architetto Mayr Fingerle corredato da un capitolato prestazionale che vincolerà gli offerenti al rispetto del progetto architettonico originario e fissa gli standard qualitativi per gli impianti tecnologici e per le finiture architettoniche. Saranno pertanto richieste ad imprese e progettisti leader nel settore di esplorare soluzioni innovative affinché l’opera possa raggiungere elevati standard per sensazione di comfort, durabilità, concetto energetico e manutenibilità mantenendo le soluzioni estetiche e funzionali del progetto architettonico dell’architetto Mayr Fingerle.

Nel corso degli anni passati era sorta la preoccupazione che non fosse modificato l’aspetto architettonico del bell’edifico, cosi da non intaccare la memoria storica cara a molti cittadini di Bolzano. Cosa può dire per rassicurare gli affezionati cultori dell’immagine della città e che pure sono interessati alla realizzazione del Polo bibliotecario?

L’architetto Mayr Fingerle è risultato vincitore di un concorso internazionale organizzato nell’anno 2004 che ha visto la consegna di 200 progetti. I progetti pervenuti rispecchiavano diverse tipologie e soluzioni che prevedevano sia la demolizione dell’esistente comlesso Pascoli che il suo mantenimento. La commissione, in considerazione che si trattava di un progetto a lunga scadenza,  ha avuto modo di potere minuziosamente esaminare i progetti pervenuti e ne ha selezionati cinque in base al loro potenziale di sviluppo. Questi cinque progetti sono stati rielaborati dai rispettivi autori e sono stati oggetto di un ulteriore valutazione  conclusasi nel 2006.  La commissione si è confrontata a lungo sulla tematica concernente il mantenimento o meno  dell’edificio esistente e si è pronunciata infine per un progetto avveniristico , dagli ottimi requisiti funzionali, qualità spaziale e rapporti visivi che bene esprimeva il concetto di una nuova biblioteca pubblica.  A seguito dell’ampio dibattito scaturito da questa scelta e considerando profondamente la volontà di parte dei cittadini di mantenere la memoria storica del Complesso Pascoli si è voluto accogliere anche questa esigenza. La gradinata e l’ingresso della vecchia scuola sono stati pertanto mantenuti e conglobati nel nuovo progetto rielaborato dallo stesso architetto Mayr Fingerle.

Si può prevedere una data per la conclusione dei lavori e per l’inizio effettivo del funzionamento dell’importante stuttura culturale?

Il bando di gara sarà pubblicato entro quest’anno, seguiranno i tempi tecnici per l’elaborazione delle offerte da parte dei soggetti economici partecipanti e l’attenta  fase della valutazione delle stesse da parte della Commissione tecnica di valutazione. Si stima, salvo contenziosi che non si possono escludere a priori su operazioni economiche di queste dimensioni, di poter iniziare i lavori alla fine del 2016 inizio 2017. I lavori dureranno poi circa 1000 giorni (2018-2019).