VORREI LA PELLE NERA, TRA JAZZ, PITTURA E ANTROPOLOGIA
“La pelle nera” è il titolo di una composizione musicale composta e interpretata dal musicista italo-francese Nino Ferrer nel 1967. La canzone è un inno alla musica nera e ai cantanti afro-americani di quegli anni. A partire da questo originalissimo brano musicale, che ha anche forti contenuti antirazzisti, e prendendo spunto dalla controversa carriera di Nino Ferrer, al secolo Agostino Ferrari, l’antropologo Duccio Canestrini ci accompagna in un viaggio inedito, tra musica e interculturalità, nelle immagini della negritudine e della ammirazione che molti musicisti bianchi hanno manifestato per la musicalità africana e afroamericana. Si va così dai cantanti cosiddetti “negri bianchi” alle origini africane del blues, dalla sofferta negritudine del Nuovo Mondo al riscatto sociale delle scoppiettanti jazz band di New Orleans, per approdare alla strumentalizzazione dei neri e della black music in chiave commerciale e spettacolare. Una serata effervescente, in stile antropop, piena di stimoli e di scenari inattesi, con fotografie, videoclip, spezzoni cinematografici, letture dal vivo. Con la partecipazione straordinaria del danzatore senegalese Mack Mbaye.
Vorrei la pelle nera, questo il titolo della conferenza spettacolo di Duccio Canestrini tra jazz e antropologia e pittura che si terrà al Teatro comunale di Gries, Bolzano 31 ottobre 2015 ore 20:30. A cura degli Amici dell’Arte di Bolzano. Ingresso libero.