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SCIOPERO SAD -BOLZANO E PROVINCIA. I SINDACATI CONFEDERALI NON PARTECIPANO ALLO SCIOPERO PROCLAMATO DAGLI AUTONOMI ORSA, ASGB E UGL

23 Ottobre 2015

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SCIOPERO SAD -BOLZANO E PROVINCIA. I SINDACATI CONFEDERALI NON PARTECIPANO ALLO SCIOPERO PROCLAMATO DAGLI AUTONOMI ORSA, ASGB E UGL

Riceviamo pubblichiamo il comunciato sindacale inviatoci da CGIL-AGB, SGB-CISL- e UIL-SGK

Come si legge nel comunicato la mancata partecipazione dei Confederali consiste nel fatto che lo sciopero proclamato dagli Autonomi riguarda unicamente i dipendenti SAD e non anche tutto il settore dei lavoratori dei Trasporti.

Le categorie dei trasporti di Cgil-Agb, SgbCisl e Uil-Sgk non parteciperanno allo sciopero di lunedì 26 ottobre, proclamato da Asgb, Orsa e Ugl: “Riteniamo legittimo lo sciopero come sancito dalla Costituzione, ma non siamo mai stati coinvolti nella stesura della piattaforma rivendicativa, come non è stata coinvolta la rappresentanza sindacale unitaria e non sono stati coinvolti i lavoratori con le assemblee”, si legge in una nota congiunta.
Riceviamo e pubblichiamo il comunicato sindacale inviatoci

I sindacati confederali fanno presente ai propri iscritti che hanno scelto percorsi democratici per la presentazione di una piattaforma, in cui sono state coinvolte le Rsu e saranno coinvolti tutti i lavoratori con il loro voto di approvazione nelle assemblee. “L’altra piattaforma è stata invece presentata senza nessun coinvolgimento e l’azienda Sad, come il Commissariato del Governo, giustamente non ha accettato tavoli separati, ma ha invitato a presentare una piattaforma unitaria. Solo in quel momento i sindacati autonomi hanno cercato di coinvolgere le categorie confederali a mettere la sigla sulla loro piattaforma e non a discuterne una allargata e comprensiva anche delle nostre richieste”, affermano Anita Perkmann (Cgil-Agb), Josef Ploner (SgbCisl) e Artan Mullaymeri (Uil-Sgk).

I confederali è da tempo che rivendicano una piattaforma territoriale di secondo livello per coinvolgere tutte le aziende di trasporto altoatesine: “Non ci pare giusto rivendicare una piattaforma solo in Sad e non nelle altre aziende. Il potere di acquisto e i diritti riguardano tutti i lavoratori”, concludono i sindacalisti.