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La Granduchessa Anastasia interpretata da Ingrid Bergman

22 Ottobre 2015

La Granduchessa Anastasia interpretata da Ingrid Bergman

La Granduchessa Anastasia interpretata da Ingrid Bergman

Di Claudio Calabrese

Dopo “Quo vadis?” vorrei concentrarmi oggi su un altro film molto interessante che a mio avviso andrebbe rivisto nonostante sia stato prodotto oramai tanti anni fa, Anastasia. Un film diretto nel 1956 da Aantole Litvak e interpretato da attori celebri come Ingrid Bergman, Yul Brynner e Helen Hayes. Oltre a questi ci sono Akim Tamiroff, Martita Hunt, nonché Natalie Schafer in un ruolo minore. Il film racconta la storia romanzata di Anna Anderson, la donna che afferma di essere Anastasia, la figlia dello zar Nicola II, l’unica secondo la leggenda a essere scampata all’eccidio della famiglia reale. Difatti, a Parigi nel 1928 il Generale Sergei Pavlovic Bounine, interpretato dal celebre Yul Brynner, speranzoso di mettere le mani sull’eredità dei Romanov custodita in una banca inglese, istruisce Anna Korev, una giovane senza memoria fuggita da un manicomio. Il generale spera di convincere l’imperatrice madre del fatto che si tratti dell’infelice principessa Anastasia, sopravvissuta al massacro della famiglia reale russa. Come si vede nel film, Anna non solo recita perfettamente la propria parte, ma iniziando a ricordare dei particolari del proprio passato si convince di essere realmente Anastasia. Tanto che persino Bounine inizia a nutrire qualche dubbio circa la sua identità, pensando che possa trattarsi davvero della Gran Duchessa Anastasia. Ad un certo punto Anna incontra il Principe Paul von Haraldberg, che, invaghendosi di lei, sembra voler riconoscerla come la cugina Anastasia. Non è chiaro se lo facesse per interesse o con sincerità. Dopo diversi tentativi la giovane ottiene la possibilità di incontrarsi con l’austera imperatrice madre Marija. L’anziana donna è prevenuta e non le vuole credere ma a un certo punto cede e riconosce nella ragazza la propria nipote Anastasia. Il generale ottenuto il suo scopo realizza di non essere soddisfatto. Si accorge di essersi nel frattempo innamorato di Anna che grazie al riconoscimento da parte di Marija dovrebbe essere reintegrata nel rango di Granduchessa per sposare il cugino principe. Anche Anna, benché felice di aver ritrovato Marija, non è sicura di sposare il cugino perché non è certa che Paul sia innamorato. Iniziando a dubitare su cosa voglia veramente si confida con l’Imperatrice Madre che con profondo affetto la sostiene nel suo cercare se stessa. L’anziana donna felice di aver ritrovato la nipote, ma anche addolorata dei continui smascheramenti, in ultimo supplica Anastasia di non dirglielo mai se non dovesse essere lei. Poco prima della presentazione ufficiale all’aristocrazia e alla stampa internazionale, la giovane, realizzando di amare Bounine, rinuncia alle ricchezze e agli onori per fuggire con l’uomo che l’ha salvata. Il film finisce con una scena in cui l’imperatrice madre accompagnata dal principe Paul si reca a informare la stampa e l’aristocrazia che non ci sarà alcuna presentazione: il gioco è finito, tutti a casa. Il film ottenne grande successo, tanto che nel 1957 fu conferito a Ingrid Bergman l’Oskar come miglior attrice protagonista. Anastasia, un capolavoro del grande cinema americano.

Giornalista pubblicista, scrittore.