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GIOCO D’AZZARDO E INTERNET TRA LE DIPENDENZE PATOLOGICHE PIU’ DIFFUSE .INTERVISTA a CESARE GUERRESCHI

20 Ottobre 2015

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GIOCO D’AZZARDO E INTERNET TRA LE DIPENDENZE PATOLOGICHE PIU’ DIFFUSE .INTERVISTA a CESARE GUERRESCHI

Le dipendenze da comportamenti e da sostanze sono, come purtroppo è noto, di grande rilevanza sociale oltre che individuale. DipendenzE da gioco, da comportamenti di vario genere (internet sempre più dilagante), dipendenza da alcol, da vari tipi di droghe – dalle più pesanti alle più leggere ma non per questo meno pericolose – sono malesseri ormai difusi e radicati nella nostra società. Il disagio colpisce indifferentemente persone di ambo i sessi, tantio gli adulti quanto i giovanissimi e purtroppo questi ultimi sempre di più.

Cesare Guerreschi, responsabile a Bolzano della Società Italiana Interventi Patologie Compulsive (S.I.I.Pa.C.) si occupa da molti anni di questa piaga sociale. Gli abbiamo rivolto sull’argomento alcune domande chiarificatrici.

L’universo delle dipendenze è molto variegato e complesso. E’ possibile stabilire i diversi settori fondamentali che lo compongono?

I settori che compongono l’universo delle dipendenze si possono suddividere in due macro-aree, le “dipendenze da sostanza” e le “dipendenze comportamentali”, le prime possono produrre dipendenza fisiologica e psicologica creando danni fisici, invece le dipendenze comportamentali producono dipendenza psicologica e sono legate a comportamenti, attività lecite e socialmente accettati.

Quali sono le CARATTERISTICHE essenziali della dipendenza, cioè quando si può parlare di vera e propria dipendenza?

Qualunque sia la forma di espressione la dipendenza è sempre “ricerca di piacere”, unita alla possibilità di dissipare il più rapidamente possibile ogni forma di sentimento negativo.

Tuttavia per definire una dipendenza patologica, bisogna far riferimento a tre principali caratteristiche: ci deve essere la presenta dell’impulso (Craving) di messa in atto del comportamento di dipendenza, il quale serve ad abbassare il livello di tensione e creare sensazioni positive, l’astinenza, come sensazioni di irritabilità, agitazione e irrequietezza quando non è possibile mettere in atto il comportamento, e la tolleranza, intesa come l’aumento dell’intensità o della frequenza della messa in atto del comportamento.

La dipendenza comportamentale è una vera e propria patologia?

Le dipendenze comportamentali sono tra i disturbi psicologici che più si stanno diffondendo negli ultimi anni. Una di queste, e sicuramente la più conosciuta, è il gioco d’azzardo patologico, tuttavia sempre di più si stanno affermando anche le dipendenze da internet, da shopping, le dipendenza affettiva e tante altre. Attualmente, nel manuale diagnostico, più utilizzato, per la classificazione dei disturbi mentali, che è il DSM – V, è presente solamente la dipendenza da gioco d’azzardo patologico. Sono state fatte diverse ricerche per inserire anche la dipendenza da internet, che è in rapida diffusione, ma non sono risultate sufficienti per classificare statisticamente tale patologia.

Infatti il confine che divide la patologia dalla normalità è molto sottile. Vi sono persone che svolgono queste attività (es. Internet) quotidianamente ma solo per alcuni individui possono assumere caratteristiche patologiche.

Dal mio punto di vista clinico, anche se tali dipendenze non sono tutte classificate all’interno del manuale diagnostico, portano con sé un’immensa sofferenza. Le conseguenze infatti, sono devastanti, soprattutto da un punto di vista emotivo, in quanto vi è un progressivo isolamento e una drastica diminuzione di relazioni intime. Tendenzialmente e contemporaneamente si nota una bassa autostima, senso di colpa e vergogna, che portano la persona a sviluppare altri disturbi psicologici come la depressione, attacchi di panico e disturbi d’ansia.

Quali sono oggi le dipendenze da gioco più diffuse, e quali più pericolose? 

I più attuali giochi d’azzardo sono le macchinette (new slot e VLT), i gratta e vinci, i giochi numerici come il Superenalotto, i giochi online e il Bingo. Questi tipi di gioco hanno in comune alcune caratteristiche: sono molto accessibili e prevedono delle regole molto semplici (si può giocare praticamente ad ogni ora ed in ogni luogo); le partite e le puntate sono molto veloci, così da indurre il giocatore a reiterare l’azione di gioco anche a distanza di pochi minuti

Il gioco d’azzardo attuale è un gioco in solitudine, un gioco frenetico, dove il gusto del divertimento viene sostituito dalla rincorsa della vittoria monetaria in un primo momento, successivamente, si instaura un circolo in cui la dipendenza, affonda le radici nel bisogno di mettere in atto il comportamento patologico (gioco d’azzardo), l’obiettivo di vincere i soldi necessari per comprare dei beni, viene utilizzato, come incipit di comportamento.

Come si curano? I farmaci possono avere un ruolo? 

L’approccio terapeutico più recente, contro le dipendenze, risulta quello multidisciplinare. Infatti la S.I.I.Pa.C, che opera ormai da anni nel campo delle dipendenze, prendere in carico il paziente nella sua totalità. In accordo con le sue esigenze, viene inserito in un programma terapeutico di full immersion, il quale viene seguito sia da un punto di vista psicologico, familiare, economico ed eventualmente psichiatrico. La scelta di operare a regime semi-residenziale, piuttosto che di comunità chiusa, nasce dalla mia esperienza in questo campo e dall’importanza di rafforzare il senso di responsabilità e di libera scelta, così importanti per chi sviluppa una dipendenza.

Di solito la dipendenza di cui i soggetti soffrono, tende ad avere una comorbidità con altre patologie psichiche, come la depressione, ansia, fobie etc. che ne aggravano il quadro clinico, quindi l’uso di farmaci risulta importante per poter preparare il paziente al lavoro su se stesso.

Come si prevengono le dipendenze da gioco?

Nella società di adesso non è permesso soffrire. Essa ci propone quotidianamente una quantità spropositata di diverse soluzioni per fuggire dalla realtà difficile che ci circonda.

Più che di prevenzione del gioco, mi piace parlare di cultura del gioco. E’ molto importante far conoscere, anche ai bambini, come funziona il gioco e come il “caso” risulta essere il punto focale del gioco, e come le nostre abilità, nella maggior parte dei casi, non influenzano minimamente il risultato.

Tuttavia, ridurre la disponibilità dell’oggetto di dipendenza, potrebbe essere un ottimo punto di partenza.

Più in generale vedo la prevenzione come un avvicinamento alla conoscenza della sofferenza, e alla possibilità di condividerla, attraverso la consapevolezza dei nostri limiti.

E’ notizia giornalistica che da gennaio 2016 chiuderanno molte sale gioco in provincia di Bolzano. Sono a rischio Bingo e sale scommesse. Qual è la tua opinione in merito?

Tale azione in qualche modo arginerà il problema, ma non sarà sicuramente la soluzione.