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Sinistra Ecosociale Merano, “la fusione fra AE e SEL deve venire ridiscussa e rimessa ai voti in Consiglio comunale”

8 Agosto 2015

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Sinistra Ecosociale Merano, “la fusione fra AE e SEL deve venire ridiscussa e rimessa ai voti in Consiglio comunale”

Il pronunciamento della commissione antitrust riguardo la fusione fra Azienda elettrica e SEL (che tra l’altro prevede la vendita del ramo del gas per una quota di almeno il 30% del relativo mercato, e l’imposizione della separazione delle politiche di marketing e delle attività commerciali tra la vendita di energia elettrica in maggior tutela e quella a mercato libero) ha cambiato le condizioni contrattuali, discusse dal Consiglio comunale nella passata legislatura, sulla “fusione” delle due società. Per questo motivo la Sinistra Ecosociale ritiene che la fusione fra AE e SEL debba venire ridiscussa e rimessa ai voti in Consiglio comunale – dichiarano i responsabili di Sinistra Ecosociale di Merano. Secondo gli stessi non è comprensibile che il Sindaco Paul Rösch, che ha sempre sostenuto la necessità del confronto dialettico in Aula, voglia evitare a tutti i costi il passaggio in Consiglio, d’altro canto è inaccettabile che il Consiglio venga estromesso dall’esprimersi su una decisione politico economica così fondamentale per la comunità cittadina come lo è la fusione fra AE e SEL.
Sinistra Ecosociale chiede che vengano garantiti il carattere pubblico della nuova società e, al suo interno, un adeguato peso decisionale dei Comuni di Merano e Bolzano e, inoltre, che venga esclusa categoricamente una eventuale quotazione in borsa, come ipotizzato in passato – continuano gli esponenti politici – sottolineando che  La Sinistra Ecosociale intraprenderà tutti i passaggi istituzionali necessari affinché venga garantito un dibattito in Consiglio Comunale; ciò nell’impegno della sempre maggiore trasparenza e coinvolgimento generale nelle attività politiche.
Sinistra Ecosociale ritiene di uguale importanza un confronto sul secondo lotto della realizzazione del tunnel per la Val Passiria. Anche riguardo questo progetto la nuova Giunta Comunale non ha intrapreso nessun cambiamento di rotta: anzi, continua a sostenere la realizzazione del cosiddetto parcheggio in caverna (nascondendosi dietro il dito dei finanziamenti privati) che comporterebbe un impatto gravoso per il centro cittadino, sia dal punto di vista ecologico che del traffico, comunicano gli stessi, segnalando che  la Provincia ha già garantito 5 milioni di euro per la realizzazione dell’accesso al parcheggio caverna: uno spreco di denaro pubblico al solo scopo di permettere la realizzazione del posteggio agli investitori “privati”. Comunque prima di realizzare il secondo lotto degli scavi, Sinistra Ecosociale ritiene necessaria e prioritaria la costruzione dei garage sotterranei nei pressi della stazione ferroviaria per ridurre in tempi relativamente brevi il traffico nella città. Inoltre chiede che venga ripreso in considerazione il percorso del tunnel, già ipotizzato in passato, che passerebbe sotto i meleti di Quarazze, più esterno alla città e che permetterebbe la realizzazione più rapida ed economica del tunnel (progetto in passato accantonato solo per dare spazio al garage in caverna). Sinistra Ecosociale – continuano gli esponenti politici – ritiene che il parcheggio in caverna non si debba fare e che comunque, nel solco della democrazia diretta e del coinvolgimento della popolazione su scelte così impattanti per la collettività, su tale ipotesi di scavi sia necessario lo svolgimento di un referendum cittadino. Quanto prima verranno inoltrate, al riguardo, le proposte per una mozione e per altre iniziative politiche, conclude Sinistra Ecosociale Merano in una nota.