Croci Schützen, Bertoldi (FI): “chi nega la Croce è come i terroristi, su memoria e i simboli si risponde solo a Dio”
Pubblichiamo integralmente un comunicato stampa del Consigliere nazionale di Forza Italia, Alessandro Bertoldi in cui prende posizione circa le croci degli Schützen per ricordare i propri morti della Grande Guerra.
La mia famiglia ha dato uomini e vite sia al corpo degli Schützen, che a quello imperiale asburgico, che al regio esercito italiano. Sono fiero di tutti i miei antenati e in generale di tutti coloro che hanno combattuto per la loro patria/Heimat su tutti i fronti, meritano rispetto e riconoscenza da parte di tutti noi.
Non capisco le periodiche polemiche che sorgono in Trentino Alto Adige a 100 anni dalla Grande guerra, probabilmente il caldo risveglia nelle persone strani sentimenti e risentimenti.
Gli Schützen hanno pieno diritto di ricordare i “loro” caduti come preferiscono, anche strumentalizzando (probabilmente), memoria e simboli religiosi come la Croce, perché se intendono strumentalizzarla l’unico a cui dovranno risponderne un giorno, è Dio. Non devono di certo risponderne alla politica o al resto della società che non sono deputati a esprimere giudizi nel merito della questione. Dall’altra chi vuole negare loro questo diritto, negando così l’utilizzo della Croce sulle nostre montagne e sul nostro territorio, si comporta come un terrorista. Solo i terroristi in Siria, in Afghanistan, in Iraq e in molte altre realtà negano il suo utilizzo, perché l’esposizione anche strumentale di un simbolo universale di pace, sofferenza, passione e speranza nella quale tutti laicamente, culturalmente o religiosamente ci riconosciamo non può e non dovrebbe infastidire nessuno.
Speriamo di non dover tornare più sull’argomento e di completare la costruzione di una memoria realmente condivisa estranea a ogni rancore bellico.
Cordialmente,
Alessandro Bertoldi
Consigliere nazionale Forza Italia