“Danza sull’orlo di un burrone, ma ricorda di precipitare nel profondo di un’emozione”, uno spettacolo sorprendente al Kallmünz Festival di Merano
Potenza del gesto e della danza, meraviglia del suono e della parola. In questa alchimia si è immerso il pubblico che sabato 4 luglio in occasione del festival Kallmünz si è fatto prendere per mano da Sabine Raffeiner ed Errante Teatro Danza. Josu Lezameta, Giulia Manzato, Sabine Raffeiner, Michele Fiocchi e Juanita Wieser in diverse rappresentazioni hanno trasportato il pubblico, come su di un tappeto volante da mille e una notte, in un caleidoscopio di sensazioni. “Danza sull’orlo di un burrone, ma ricorda di precipitare nel profondo di un’emozione”, questo il titolo della manifestazione. E non è mancata l’eccitazione di chi si muove sul ciglio precario di un’emozione per poi coglierne gli aspetti più intimi. Ad impreziosire il quadro, la musica dal vivo dei DURIDORECCHIO di Milano (con Eleonora De Maio autore dei testi) e di un giovane e promettente vibrafonista, Filippo Quarta. L’intensità dei singoli pezzi “Intermittenze” e “Algas en el aire” di Errante Teatro Danza, “Ricordi” e “Ho dei bei piedi” di Sabine Raffeiner era coinvolgente almeno quanto messaggio artistico trasmesso da ognuno di loro. Una serata di teatro danza a tratti anche divertente. E ridere è piacevole, sempre.
Sabine Raffeiner