Finalmente giovedì sera il Consiglio Comunale di Bolzano ha avuto modo di votare democraticamente sull’oramai noto “progetto Benko”. Come abbiamo visto, benché in città molti fossero certi dell’approvazione, per un soffio il progetto non è stato approvato. Sui social network si leggono vari commenti e pare che diversi cittadini non siano particolarmente entusiasti per come siano andate le cose. Non poche perplessità ha suscitato il voto segreto richiesto da alcuni consiglieri della maggioranza. Siccome c’è stata qualche scheda bianca ci si sbizzarrisce nel voler capire chi non ha voluto esprimere un chiaro sì o no. Forse sarebbe più saggio riflettere sul regolamento e sulle modalità del voto segreto. Probabilmente il voto segreto dovrebbe essere limitato per regolamento a casi molto specifici, per evitare strumentalizzazioni di sorta. Anche se, considerando la situazione che era venuta a crearsi prima del voto di giovedì, confondendo il voto sul progetto di riqualificazione con il voto alla giunta non è ciò che ci si aspetterebbe da una “politica responsabile”. Inoltre, alcuni consiglieri, a prescindere dalle modalità di voto adottate, tra cui anche il Sindaco, hanno ampiamente esposto le proprie intenzioni, cosa che naturalmente non è piaciuto a tutti. In particolare sorprende la dichiarazione del primo cittadino, che dopo la sua pubblica affermazione di non essere più tanto convinto del progetto Benko, improvvisamente dichiara di votare sì, perché la sua fiducia nei colleghi Verdi è venuta meno. Tutti ricordano che a salvare la Giunta Spagnolli sono stati i Verdi con i loro due voti e che l’hanno fatto in funzione delle parole del Sindaco, come gli stessi hanno anche affermato sia in Consiglio Comunale, sia in seguito. Però ora pare che Spagnolli volesse esprimere altro, pertanto chi ha sentito le sue parole molto probabilmente ha equivocato. Chissà? Fatto è che se i Verdi non avessero votato a favore della Giunta, a Bolzano ora ci sarebbe il commissario. Non ho idea quale sarà la decisione dei Verdi dopo il voto favorevole al “progetto Benko” del Sindaco, poiché senza il loro appoggio difficilmente potrà andare avanti. Per coerenza dovrebbero rompere e chiudere la partita, ma nei giorni nostri ciò che si definisce coerenza, soprattutto in politica, è interpretato in modo innovativo. Si cambiano i modi senza trascurare la sostanza e così si va avanti. Nel caso specifico però verso dove? È vero, pare che il Sindaco voglia resistere fino all’approvazione di una nuova legge elettorale, poiché secondo lui con la legge attuale ci sarebbe la stessa situazione di difficile governabilità anche in un prossimo futuro. Può essere e anche no. Chi prima del voto di Maggio avrebbe pensato che Spagnolli sarebbe andato al ballottaggio e che la SVP avrebbe perso tanti consiglieri? Pochi e nessuno, eppure è successo. Quindi, quando le cose non funzionano è meglio ridare la parola “ai cittadini” per rincominciare sul serio.