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Urzì in Regione per promuovere una inchiesta sulle anomale modalità di elezione della giunta di Bolzano e accompagnare la riforma elettorale

26 Giugno 2015

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Urzì in Regione per promuovere una inchiesta sulle anomale modalità di elezione della giunta di Bolzano e accompagnare la riforma elettorale

Non si era mai visto prima: semplicemente a colpi di pareri (dal valore vincolante nullo) ieri è stata imposta la linea per cui la delibera di insediamento della giunta comunale si sarebbe dovuta votare all’jnfinito sino al momento in cui si fosse creata una maggioranza a suo favore.

E’ accaduto così che sulla stessa proposta si è votato due volte.

Ma che regole sono quelle che si piegano al volere di una sola parte? Quando mai accade che sulla medesima delibera o legge si vota più volte sino a quando l’esito non è quello gradito?

Ma il vero paradosso è l’annuncio di Spagnolli di avere cambiato idea sul suo programma per giustificare la ripetizione del voto.

Un cambio di idea (ossia di programma), ha detto ieri in aula, per catturare la benevolenza dei Verdi.

Ed i Verdi hanno votato.

Ma chi hanno votato? Un sindaco che si è fatto eleggere sulla base di un programma elettorale ma che governerà su sulla base di un programma diverso.

Ma è l’annuncio di Spagnolli di volere fare cambiare la legge elettorale che ha indotto la mia coalizione a chiedermi di optare per il mio incarico in Consiglio regionale, dove prestissimo saremo chiamati a farci carico proprio della riforma elettorale e dove è necessario avere un rappresentante di Bolzano. Ma in Regione mi è stato affidato l’incarico anche di avviare una inchiesta sulla anomalie del voto di ieri sera. Solo la Regione è competente in materia di controllo sulle procedure elettive dei comuni.

Questa la lettera di opzione che ho inviato questa mattina al Presidente del Consiglio comunale ed il sindaco:

“Con la presente Le comunico la mia decisione di dimettermi dalla carica di consigliere comunale di Bolzano con effetto immediato risolvendo con essa la causa di incompatibilità per il contemporaneo assolvimento del mio ruolo di consigliere regionale.

La mia opzione è collegata primariamente alla convinzione, maturata in queste ore, di farmi carico di un potere di iniziativa, vigilanza e controllo sulle da Lei annunciate volontà di riforma della legge elettorale per l’elezione del Consiglio del Comune di Bolzano, riforma che se da un lato sarà chiamata a potenziare la governabilità postelettorale dall’altra prefigura la volontà di sbilanciare la rappresentatività effettiva del corpo elettorale con esiti del tutto imprevedibili.

Occorre un forte presidio in Consiglio regionale in una fase tanto sensibile di riforma.

Le modalità a cui si è pervenuti con la Sua elezione hanno rafforzato in me (e nella coalizione che mi ha sostenuto alle ultime elezioni amministrative) una forte preoccupazione sulla tenuta delle fondamentali regole democratiche e della rappresentanza. La mia coalizione mi ha chiesto per questo ufficialmente di rinunciare alla carica di consigliere comunale per impegnarmi a tutela degli interessi del Comune di Bolzano in sede di Consiglio regionale e provinciale. Ho ricevuto mandato di svolgere, nelle mie funzioni di consigliere regionale, anche una profonda attività ispettiva di verifica sulla conformità delle procedure seguite nella serata di ieri.

Assolverò all’incarico che mi è stato assegnato con la convinzione che le regole democratiche di partecipazione e responsabilità sono presidio di Libertà e Giustizia e che nulla può piegarLe ad interessi di parte. Sono certo che Lei condividerà questo mio assunto.

Sono grato agli elettori di avermi donato la possibilità di svolgere la mia straordinaria esperienza in Consiglio comunale, a cui auguro di lavorare nel pieno interesse della Città, porgo a Lei il mio saluto deferente, ma lascio con il rammarico di chi avverte di avere vissuto nella serata di ieri un momento grave e mortificante per la democrazia.

Certo di avere presto l’occasione di salutarLa anche di persona La saluto con cordialità”

Alessandro Urzì