Ciò che conta è Bolzano, non il bene dei partiti

Oggi è il 2 giugno e ormai sono passati diversi giorni dal ballottaggio di Bolzano in cui è stato confermato sindaco Luigi Spagnolli, tuttavia le trattative per una nuova giunta sembrano ancora molto incerte. La segretaria del PD provinciale, Liliana Di Fede qualche giorno fa ha dichiarato che l’unica via possibile è un’alleanza con gli eco-sociali. Probabilmente ha ragione, considerando che gli “Arbeitnehmer” all’interno della SVP escludono una coalizione con la Lega Nord. Ma la SVP di Bolzano non è costituita unicamente da “Arbeitnehmer” e inoltre il PD prima delle elezioni ha stipulato un accordo con la SVP, che comunque difficilmente potrà essere stravolto in favore di un accordo con gli eco-sociali. Non credo che basti un’intesa sulla questione Benko, indipendentemente dal tipo di referendum che eventualmente si sceglierà. Gli eco-sociali hanno una visione politica molto diversa dalla SVP, per quanto concerne il futuro di Bolzano. E anche se il PD è disposto a trovare dei compromessi con la sinistra, ci sono i tre Consiglieri della Lista che ha sostenuto Spagnolli. Ebbene, la situazione non è così facile, come qualcuno vuole far credere. Ma forse ci sarebbe una via d’uscita. Mancano quattro consiglieri per formare una maggioranza. Allora perché non tentare di trovare un’intesa con la destra più moderata e con il centro? Angelo Gennaccaro ha dimostrato di essere interessato al bene della città e saper dialogare in modo costruttivo ed eventualmente si potrebbe optare per un sostegno esterno di Urzì su alcuni punti di programma essenziali. Quello che conta è il programma e non chi ha vinto o perso. L’ultima votazione ha dimostrato che i cittadini sono stanchi della solita “partitocrazia” e che chiedono soluzioni reali per i tanti problemi esistenti a Bolzano. Se è vero, come tutti gli eletti affermano, che vogliono il bene della città, allora si siedano a un tavolo per parlare di programmi. Ciò che conta è Bolzano e non i partiti.