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Grazie a convenzione azione sinergica in aiuto ai profughi in Alto Adige

18 Maggio 2015

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Grazie a convenzione azione sinergica in aiuto ai profughi in Alto Adige

L’assessora provinciale alle politiche sociali Martha Stocker, rappresentanti delle associazioni ed enti in campo nell’accoglienza dei profughi oggi a Palazzo Widmann a Bolzano, hanno fatto il punto della situazione in Alto Adige, e illustrato i contenuti e gli intenti del protocollo di collaborazione siglato per migliorare il coordinamento nell’attività di assistenza delle persone profughe.

Al momento in provincia di Bolzano, come ha fatto presente l’assessora provinciale alle politiche sociali Martha Stocker, si sta gestendo due diverse dinamiche: da un lato l’accoglienza di richiedenti asilo, di norma assegnati dallo Stato nel quadro della quota di riparto del 0,9% del totale dei richiedenti asilo in Italia. Al momento si parla di un totale di 472 richiedenti asilo accolti, 365 nel quadro delle quote statali e 107 nei “posti provinciali”per chi presenta domanda di asilo direttamente in loco. L’accoglienza, di norma 12-18 mesi, avviene in 6 strutture, 5 a Bolzano e 1 a Merano (gestione Caritas e Volontarius). Come ha riferito l’assessora Stocker in Tirolo si parla di oltre 3.000 profughi accolti.

Per queste persone come ha proseguito assieme ai Comuni si sta predisponendo la mappa dei siti sul territorio provinciale destinati alle strutture d’accoglienza per una più equilibrata distribuzione. Dovrebbe essere pronta entro due settimane.

L’altra dinamica è quella delle persone in transitoverso il Nord Europa e la conseguente situazione presso le stazioni di Bolzano e Brennero. In media negli ultimi giorni dalla Stazione di Bolzano, in base all’osservazione della Protezione Civile, sono transitate 110 persone tra le ore 8 e le 11 (in azione circa 11 operatori) e circa 25 tra le ore 11 e le 19 (in azione circa 6 operatori), mentre sono state circa 80 le persone in transito nel corso della giornata alla Stazione del Brennero (in azione 3-4 operatori).

Le persone profughe in transito in territorio altoatesino che si fermano temporaneamente alla Stazione di Bolzano e a quella di Brennero sono tranquille e si trovano mediamente in condizioni accettabili. L’obiettivo di tutti loro è la prosecuzione del viaggio e la permanenza dura poche ore. Il rapporto operatori/persone profughe appare adeguato. Gli interventi sono finanziati con soldi pubblici dei contribuenti ai quali si aggiungono i numerosi aiuti dei privati, un segnale importante della società civile altoatesina. Tramite il protocollo di collaborazione siglato fra Provincia (Sociale, Protezione civile), Volontarius, Caritas, Croce Rossa, Volontari autonomi, si punta al miglioramento dell‘organizzazione. Come ha detto l’assessora è un sistema d’intervento strutturato che fornisce sicurezza sulle responsabilità e definisce compiti, procedure e regole di comportamento. Come ha spiegato Luca Critelli, direttore della Ripartizione Politiche sociali, si tratta di un protocollo “aperto” che può essere aggiornato rispetto alla situazione ed ai suoi sviluppi.

Quale Responsabile del servizio è indicata la Ripartizione alle Politiche sociali alla quale competono in maniera esclusiva il coordinamento generale, le direttive generali in relazione alle modalità di erogazione del servizio nonché i rapporti istituzionali con gli altri enti (Commissariato del Governo, Forze di Polizia, Ferrovie). Un operatore facente riferimento all’associazione Volontarius svolge la funzione di coordinamento operativo dell’attività degli operatori in servizio presso la stazione. I coordinatori operativi si alternano sulla base di un calendario predefinito. È fissato anche il numero di operatori che devono essere presenti a seconda del numero di persone in transito.

Come ha riferito Günther Walcher, direttore dell’Ufficio Protezione Civile della Provincia, un funzionario della Protezione Civile funge da supporto al responsabile di servizio occupandosi del monitoraggio delle attività svolte presso la stazione informandolo rispetto allo svolgimento dello stesso e ad eventuali criticità rilevate, fornendo altresì

indicazioni e consigli per migliorare il servizio erogato. Come ha riferito Walcher in considerazione di eventuali interventi di maggiori proporzioni è stato fissato un appuntamento con il Commissariato del Governo. Infatti, come ha proseguito l’assessora Stocker per far fronte a situazioni più complesse è necessaria la coordinazione con le autorità dello Stato.

Un altro aspetto è il miglioramento della logistica presso la stazione. Come ha annunciato l’assessora Stocker vi sono già dei contatti per l’individuazione di locali più adatti all’accoglienza.

Un aspetto è chiaro a tutti: la tutela delle persone.
Alla conferenza stampa odierna accanto all’assessora Stockered ai funzionari della Provincia, Critelli e Walcher, erano presenti anche Claude Rotelli, presidente dell’associazione Volontarius, Margherita Taras per la Croce Rossa Italiana, Alessia Fellin per la Caritas diocesana, e Verena Hafner in rappresentanza dei volontari autonomi.

Foto: USP/M.Pichler