Elezioni amministrative in Alto Adige, breve analisi su Silandro, Marlengo e Lana

18 Maggio 2015

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Elezioni amministrative in Alto Adige, breve analisi su Silandro, Marlengo e Lana

Il gruppo linguistico italiano, dopo anni di letargo, torna a partecipare al governo di diversi comuni di periferia del Burgraviato e della Val Venosta. In Sudtirolo è previsto per legge che qualunque gruppo linguistico, laddove riesca ad eleggere 2 consiglieri comunali, abbia diritto ad una rappresentanza anche in giunta comunale. Numeri alla mano ciò dovrebbe accadere in molti comuni della nostra provincia. Tuttavia non sempre succede laddove possibile, a causa dell’assenza di una regia politica. Avere un assessore in giunta comunale rende possibile una partecipazione diretta al governo di un comune, soprattutto dove la Svp ha la maggioranza assoluta dei consiglieri comunali e di conseguenza non ha bisogno di un partner, per poter amministrare.

Un esempio eclatante è quello di Silandro. Il gruppo linguistico italiano è poco più del 5% della popolazione. Alle ultime elezioni, grazie ad un’unica lista ossia quella del Partito Democratico, è riuscito ad eleggere 2 rappresentanti in consiglio comunale. Quindi in questa legislatura, dopo ben 10 anni, torna ad esserci un assessore a rappresentarlo in giunta comunale. Stesso discorso vale per Marlengo, dove nell’ultima legislatura c’era solo un consigliere di madrelingua italiana. In queste elezioni sono stati eletti 2 consiglieri comunali (uno del Partito Democratico, l’altro della lista Alleanza per Marlengo) e quindi uno di loro diventerà assessore. A Lana, nonostante l’8% della popolazione sia di madrelingua italiana, da 30 anni manca un rappresentante in giunta. Nelle ultime legislature l’unica lista in grado di mandare un proprio rappresentante in seno al consiglio comunale era Insieme per Lana. Domenica scorsa invece, grazie alla presenza di una seconda lista, ossia quella del Partito Democratico, sono stati eletti 2 consiglieri di madrelingua italiana, di cui uno entrerà a far parte della giunta comunale. Un’opportunità per la comunità di lingua italiana per poter essere più attiva e propositiva nel governo di queste realtà, senza sentirsi quindi troppo in periferia.