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Il ministro Lupi si dimette, incerta la successione

19 Marzo 2015

Il ministro Lupi si dimette, incerta la successione

L’Italia è un Paese pieno di contraddizioni e la classe politica di questo Paese pare non essere da meno. Fino a ieri sera sembrava che il Ministro Maurizio Lupi non avesse alcuna intenzione di dimettersi mentre oggi i vari media diffondono la notizia che lo stesso ha dichiarato che domani si recherà dal Presidente Mattarella per rassegnare le sue dimissioni. Secondo un articolo pubblicato dal Corriere online il ministro dei Trasporti e delle Infrastrutture, coinvolto ma non indagato nell’ inchiesta delle tangenti per le grandi opere dove comparirebbe il suo nome più volte, avrebbe annunciato durante la registrazione di una puntata di Porta a Porta che domani rassegnerà le proprie dimissioni. Lupi avrebbe anche riferito che né il segretario del Pd, né il presidente del Consiglio gli avrebbero chiesto di dimettersi. Evidentemente una decisione autonoma che va rispettata. Intanto è stata annullata la mozione di sfiducia verso il ministro presentata dal M5s e da Sel. Secondo il Corriere della Sera nelle carte dell’inchiesta della procura di Firenze Lupi verrebbe citato in correlazione con i nomi di Ercole Incalza, il superburocrate indagato assieme all’ ingegnere Stefano Perotti. Chissà se basta perché un ministro si dimetta. In ogni caso con questo gesto – continua il Corriere – Maurizio Lupi dimostrerebbe di non voler mollare la politica, ma al contrario rafforzare il governo. In effetti non è necessario fare il ministro per servire lo Stato e fino a prova contraria Lupi non è nemmeno indagato. Speriamo che una volta tanto non si faccia confusione, anche perché troppo spesso per grossolanità persone perbene sono state diffamate senza prove alcune. Naturalmente non si fanno attendere ipotetici successori come l’attuale presidente dell’autorità anti-corruzione Cantone, piuttosto che l’amministratore delegato di Finmeccanica Mauro Moretti. Secondo il Corriere ci potrebbe essere anche un  piccolo rimpasto con Gaetano Quagliarello agli Affari regionali. In ogni caso, in attesa di decisioni definitive, il Presidente Renzi assumerà le funzioni ministeriali ad interim come è previsto. Da parte dei politici naturalmente non si sono lasciate attendere una serie di reazioni e mentre il vicesegretario del Pd Lorenzo Guerini, la vicesegretaria del Pd Debora Serracchiani,  il ministro Angelino Alfano, la collega e ministro Beatrice Lorenzin, il senatore Roberto Formigoni e Lorenzo Cesa dell’UDC apprezzano la decisione di Lupi, ben diverse sono le reazioni di Arturo Scotto – capogruppo dei deputati di Sel e di Matteo Salvini. Anche il movimento 5 stelle non sembra essere soddisfatto, stigmatizzando il sistema nel suo complesso. Comunque sia, senza prendere le difese di nessuno, anche perché non mi compete, pare ovvio che in uno Stato di diritto la dignità di tutti va sempre salvaguardata. Il clima che si è formato ultimamente è quasi insostenibile e rischia di farci vedere il nemico ovunque, anche dove non c’è. Ebbene, il ministro Lupi liberamente ha deciso di dimettersi per questioni di opportunità politica. Null’altro, dopo tutto come disse Platone “Se la gente parla male di te, vivi in modo tale che nessuno possa crederle.” 

Giornalista pubblicista, scrittore.