Antonello Panetta ci rivela cos’è la Fattoria del pensiero

Abbiamo contattato Antonello Panetta, ideatore della Fattoria del pensiero. Panetta è laureato in Ermeneutica letteraria (vecchio ordinamento), presso l’Università “La Sapienza” di Roma e in Filosofia estetica (laurea magistrale), presso l’Università degli studi di Trento, ha compiuto un’intensa esperienza nel campo psichiatrico nel ruolo di educatore e ha frequentato numerosi corsi di formazione e seminari nel campo della filosofia pratica. Attualmente collabora con alcune riviste di filosofia e di psicologia, opera come consulente ed inoltre lavora presso l’Aft (associazione famiglie tossicodipendenti), onlus che si occupa di tossicodipendenza da ben trent’anni.

Visionando il tuo sito mi sono incuriosito. Parlami della “Fattoria del Pensiero”, di che si tratta?

La Fattoria del pensiero nasce nel luglio del 2014, da un’idea che mi è venuta nel corso dei miei studi filosofici, ho indagato il ruolo dell’ambiente – inteso sia come spazio di vita e di lavoro sia come luogo dell’interazione sociale – sul benessere psicofisico dell’uomo. Così grazie ad un’équipe di professionisti altamente qualificati, ho così messo a punto un programma, specifico ed unico nel suo genere, per il recupero della serenità in soggetti in cui il delicato equilibrio tra se stessi e i doveri quotidiani della vita siano stati compromessi. La novità assoluta di questo programma consiste nella pianificazione di percorsi basati sull’esperienza, sui sensi e sulla ridefinizione della visione del mondo, in cui confluiscono l’antica sapienza filosofica, le più moderne pratiche piscologiche e consolidate discipline psico-fisiche di origine orientale: il tutto con un approccio laico e scientifico. Quindi potremo dire che La Fattoria del pensiero è uno spazio ideale dove riappropriarsi di ritmi più naturali, in cui riscoprire la virtù della “lentezza”, mentre il mondo attorno a noi esige una velocità nemica del pensiero, della serenità, della creatività e del piacere estetico. I nostri servizi sono rivolti a tutti coloro che sentono il bisogno di recuperare la capacità di disporre e godere del bene più prezioso di cui disponiamo: il tempo.

Tu e il tuo team offrite dei soggiorni esperienziali. Un nuovo modo di fare filosofia?

È sicuramente un nuovo approccio a quella che oggi viene chiamata la “filosofia pratica”, che all’estero è già presente da molti anni, in Spagna come in Francia e negli Stati Uniti, da cui ha origine anche la mia idea. Arriviamo ai nostri soggiorni esperienziali, complice anche l’incantevole scenario naturale del Trentino e speriamo in futuro anche quello dell’Alto Adige, vogliono intervenire sul fattore di disagio, coinvolgendo gli ospiti in un percorso di rieducazione al bello, al piacere del fare, alla riscoperta dei sensi e delle emozioni e, non ultimo, di acquisizione di nuovi punti di vista e strategie per affrontare la vita, lavorativa e non, attraverso attività sia individuali sia di gruppo. Le attività in una settimana sono diverse e di vario tipo, dal biofeedback alla musicoterapia, al colloquio individualizzato con uno psicoterapeuta, all’eco-psicologia. C’è un esperto di comunicazione di gruppo e poi ci sono io con il dialogo filosofico e un percorso con la scrittura. Inoltre troviamo tutte quelle pratiche che sono di provenienza orientale, quindi lo Yoga della risata, il Tao chi la cerimonia del Tè cinese detta anche nel suo nome originale 工夫茶 Gōng fū chá! Infine e non per ordine d’importanza c’è un percorso di rieducazione al gusto in collaborazione con Slow food.

Non abbiamo una sede fissa dove fare questi corsi, valutiamo in base alla disponibilità la cordialità e alcune caratteristiche che l’albergo deve poter avere per svolgere al meglio i nostri corsi. Allo stato attuale facciamo i nostri corsi al Alpen Hotel Eghel di Folgaria, per la sua stupenda struttura e per la cordialità e disponibilità mostrataci dai due fratelli Astruff proprietari dell’albergo e da tutto lo staff, a cui va anche un mio sincero ringraziamento.

Ho letto che offrite dei servizi alle aziende. Di che si tratta?

“L’unico modo per fare un ottimo lavoro è amare quello che fai”, affermava Steve Jobs. Dalla positiva interazione tra aziende e dipendenti nascono i migliori frutti sul piano creativo, economico e professionale. Una buona motivazione, un ambiente di lavoro sicuro, un’atmosfera serena che valorizzi le peculiarità ed i ritmi dei lavoratori, sono i requisiti che nel mondo odierno appaiono sempre più necessari per sostenere le sfide economiche del presente e del futuro. La Fattoria del pensiero mette a disposizione il proprio team di professionisti per offrire una consulenza mirata, corsi di formazione nelle aziende. Per fare qualche esempio pratico ci occupiamo di: gestire i conflitti di tensione e di stress: momenti di passaggio nella vita lavorativa e nella vita privata che influenzano il lavoro nell’azienda: problemi familiari, avanzamento di carriera, modifica del ruolo o mansione, licenziamento. Gestire e orientare la comunicazione ad una migliore comprensione di sé e dell’altro sia in ambito lavorativo che nella vita personale. Gestire la complessità: quindi la relazione uomo prodotto, uomo ambiente, uomo organizzazione. E queste sono solo alcune delle pratiche di cui ci possiamo occupare. In stretta collaborazione con l’azienda si farà un percorso mirato per individuare al meglio il prodotto e gestire così le necessità proprie di ogni azienda, perché ognuna ha le sue caratteristiche ben precise che non vanno sottovalutate. Quindi l’idea è quella “Una azienda un percorso”!

Trovo molto interessante la parte concernente il “Dialogo filosofico”. Immagino che nel Trentino grazie alla Facoltà di Lettere e Filosofia ci sia una certa apertura per questo tipo di offerte alternative, o sbaglio?

Lo spero caldamente che possa diventare un momento di confronto tra noi e loro, perché è sicuramente un nuovo approccio alla filosofia, che come dicevo in altre nazioni già esiste, noi stiamo tentando di farlo in Italia e in particolare nel Trentino Alto Adige. Può essere anche una speranza per gli studenti della facoltà di filosofia che possono vedere in quest’attività, un nuovo percorso non solo e unicamente teorico ma pratico lavorativo. Spero da qui ad un anno di saperle anche fornire dei dati positivi sul lavoro svolto.

Magari anche la popolazione sudtirolese avrà modo di avvicinarsi alla vostra attività prima o poi. Ci avete già pensato?

Come dicevo, non siamo ancorati in un posto fisso, l’Alto Adige è sempre nei miei pensieri, per i paesaggi e per la cordialità della sua popolazione, quindi spero vivamente di poter attivare un giorno dei percorsi anche in qualche albergo del Südtirol.

In foto: Antonello Panetta