Anche la Grecia è in Europa

“L’Europa non è un luogo, ma un’idea” disse il noto filosofo e saggista francese Bernard-Henri Lévy. Difatti, non basta sedersi e osservare ciò che i nostri padri hanno fatto ma bisogna andare avanti. Se vogliamo realizzare un’Europa che non sia solo per pochi, ma di tutti, non ci resta che rimboccarci le maniche per raggiungere quello scopo per cui l’Unione Europea è stata creata. È vero, non tutti sanno ancora apprezzare l’unione dei popoli nel vecchio continente, ma il futuro non può essere un altro. Oggi in Grecia 5000 persone sono andate in piazza per protestare contro la politica dell’austerità, sostenendo il proprio governo. Pensare che queste persone protestino contro l’ideale europeo sarebbe sbagliato, poiché con il loro voto democratico poche settimane fa non hanno sostenuto un antieuropeo, ma chi chiede una politica diversa, più solidale. L’austerità da parte delle istituzioni internazionali che hanno sostenuto la Grecia è comprensibile, ma a tutto c’è un limite. Da troppo tempo questa crisi compromette il popolo greco, oramai esausto e stanco. Chi è senza prospettive di futuro e senza speranza protesta perché non sa cos’altro fare. E non vale solamente per la Grecia, ma per l’Europa intera. I problemi degli altri sono anche nostri, altrimenti anziché abbattere definitivamente quei muri che per secoli ci hanno divisi, finiremo per ricostruirli e il progetto europeo non resterà altro che una bella idea, mai realizzata.

In foto:  il Partenone