Toto presidente, Bersani o Mattarella?

Il Presidente della Repubblica emerito Giorgio Napolitano si è dimesso qualche giorno fa e i giornali più rappresentativi come il Corriere della Sera o la Repubblica lanciano già ipotesi di futuri inquilini del Palazzo del Quirinale. Qualche autorevole voce giornalistica sul Corriere ha persino proposto di cambiare la destinazione d’uso del Quirinale in Museo e di traslocare la sede del Presidente altrove. Perché no? L’ Italia ha bisogno di rinnovarsi e forse è il caso di iniziare proprio dal centro di Roma. Intanto il saggio commentatore e direttore del quotidiano Il Foglio Giuliano Ferrara, in un’intervista rilasciata a Monica Guerzoni e pubblicata sul Corriere della Sera di oggi, senza troppi giri di parole punta su Bersani o Mattarella per il ruolo di Capo di Stato, anche se avrebbe desiderato il maestro Riccardo Muti. Conoscendo l’ironia di Ferrara, potrebbe trattarsi di una sottile provocazione, chissà? Eppure alla domanda se vincerà o meno un outsider dichiara “io ero innamorato dell’idea di Muti, vederlo arrivare a Salisburgo o Chicago con i corazzieri avrebbe fatto dell’Italia il paese del bengodi.” Coi soliti noti rincara la dose perché D’Alema sarebbe troppo bruciato dalla sua vanità, la Finocchiaro e la Bindi poco probabili, Prodi troppo ingombrante, Amato, benché molto idoneo al ruolo avrebbe grandi handicap, inadatto gli sembra pure Padoan, mentre qualche chances potrebbe avercela Casini. Che dire, la candidatura di Sergio Mattarella sembra, a parere di Ferrara, “brava persona, fuori dalla mischia”, accanto a Bersani, il nome più gettonato per ambire al Colle, tanto che tra giudizi e commenti il pronostico è o sinistra o cattolico.

In foto: Sergio Mattarella e Pier Luigi Bersani