A seguito della disdetta da parte della Provincia dell’accordo con i medici di base, avvenuta dopo la sentenza della Corte di Cassazione, si apre una nuova stagione per la sanità pubblica locale.
Come spiegano Alfred Ebner, segretario generale della Cgil/Agb, e Cristina Masera, segretaria provinciale della Funzione pubblica/Cgil, “il contratto per la medicina di base deve essere il riferimento da cui partire per il riordino clinico della sanità altoatesina”.
Un contratto che deve permettere un accesso più agevole al pronto soccorso e una valorizzazione della medicina di base, tenendo in considerazione anche il progressivo invecchiamento dell’età media della popolazione.
Per venire incontro alle esigenze dei cittadini, che stanno cambiando rapidamente, occorre senz’altro un coinvolgimento delle organizzazioni sindacali, per far fronte a problemi irrisolti legati a questo servizio, in primis “la carenza cronica di medici generici”, continua Ebner, “destinata ad accentuarsi con l’abbassamento del massimale di pazienti da 2.000 a 1.500”. Un altro nodo da sciogliere è il ruolo della guardia medica, e l’eventuale conversione di questi professionisti al servizio di medicina di base.