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“Berlusconi, da Palazzo Chigi ai giardinetti col cane”

14 Aprile 2014

“Berlusconi, da Palazzo Chigi ai giardinetti col cane”

Con la probabile fuga, nei prossimi giorni, da Forza Italia del suo ex portavoce Bonaiuti, il declino di Forza Italia sembra destinato a subire un’accelerazione nel percorrere la parabola discendente, un destino legato in maniera indissolubile al suo ideatore e fondatore: Silvio Berlusconi. Il viso dell’ex Cavaliere, una volta sorridente e sicuro di se, che riusciva a trasmettere ai suoi elettori un grande ottimismo, ora è stanco, appesantito, segnato inesorabilmente dal tempo e dall’età: foto e riprese Tv in primo piano lo dimostrano ampiamente e impietosamente. Un traguardo, quello dell’età, che aveva sempre rifiutato come il Faust di Goethe. Anche se il paragone non è politicamente corretto, Berlusconi ricorda in un certo senso il Mussolini della Repubblica di Salò distante anni luce da quello dei discorsi dal balcone di Palazzo Venezia. Ad accentuare la decadenza dell’uomo Berlusconi, la presenza e il paragone con quella che le riviste chiamano la “sua fidanzata” che volutamente sprizza giovinezza e che fa capire in maniera abbastanza esplicita di essere la “badante” dell’ex premier regalandogli le amicizie e i contatti.

Ma quello che rendono Berlusconi ancora più patetico sono le foto con il suo piccolo cane: un pensionato che porta ai giardinetti il suo fedele compagno aspettando su una panchina che faccia la pipì. Non so quanti italiani credano ancora alle sue disperate e ripetitive invocazioni d’innocenza da una giustizia “comunista”, guidata da magistrati desiderosi solo di annientarlo con false accuse di evasione fiscale e di attribuirgli per il passato avventure amorose con innocenti fanciulle minorenni, attratte solo dal suo charme, non certo dai suoi soldi.