“Non credo che la trasparenza sia semplicemente fornire a tutti i dati delle emissioni”. Il sindaco Luigi Spagnolli interviene in modo duro sulla protesta dei residenti di Casanova che chiedono all’amministrazione e all’Appa di pubblicare sul web anche i valori della diossina. Fosse per il primo cittadino i numeri diffondibili sarebbero pure meno di quanto già avviene. “Questi dati sono come le analisi del sangue: uno li guarda un po’ e poi deve andare dal medico per farseli spiegare. La differenza è che qui in molti credono di sapere dare da soli tutte le spiegazioni alimentando, talvolta per interesse politico, allarme sociale ingiustificato. I tecnici che abbiamo sono ampiamente qualificati per non sottovalutare nemmeno il più piccolo sintomo di preoccupazione”. Bene, però una persona in malafede può tranquillamente avviare il percorso presentando richiesta dei dati e poi diffondendoli con la propria analisi. “Certo – risponde Spagnolli – ma almeno al momento della domanda sappiamo di dover fornire i numeri assieme alle spiegazioni necessarie per non dare vita a fraintendimenti”. Perché, allora, non pubblicare direttamente sul web anche le spiegazioni, come peraltro avviene con altri parametri? “Preferiamo che chi li riceve sia qualcuno di qualificato”. Ovviamente questo procedimento permette contestualmente di identificare esattamente chi ha accesso a queste campionature delle diossine: su una pagina internet sarebbe impossibile.
“Non si tratta di uno scherzo – continua il sindaco – perché essere accusati di non intervenire in caso di pericolo sociale è qualcosa di estremamente pesante. Io ho le ordinanze pronte nel cassetto: al minimo bisogno sono pronto a bloccare la città per la tutela dei cittadini”. Continua a suonare stridulo, comunque, tanto agitarsi per una situazione che tutti si affannano a definire totalmente estranea a qualsiasi accenno di emergenza. “Non esiste assolutamente una preoccupazione per le diossine. Il problema è che dei dati si può fare tranquillamente un uso strumentale: basta, per esempio, prendere solo un valore puntuale e non una media. E’ evidente che un esame così parziale ha connotati del tutto diversi”. Che senso ha, allora, che l’assessore all’ambiente Patrizia Trincanato si sia impegnata nell’installazione della centralina per venire incontro ai residenti spendendosi poi per rendere consultabili almeno le polveri? Ha sbagliato? “No, è sbagliato pubblicarli tali e quali senza una mediazione. Io credo che sia necessario proporli cum grano salis. In ogni caso la mia non è una posizione ufficiale e condivisa della giunta, ma solo una convinzione personale”. Sul web, però, non v’è traccia di richieste di dati senza spiegazione, ma solo di presentazione dei numeri. Quando la matematica è opinione.
Alan Conti