MINORANZA ITALIANA DELL’ALTO ADIGE?
Nella giornata di ieri durante le votazioni alla Camera dei Deputati l’On. Michaela Biancofiore per una delle prime volte nella storia, la prima su provvedimenti importanti, ha votato in dissenso da suo gruppo parlamentare. La deputata altoatesina infatti è intervenuta, visibilmente scossa in Aula, vestita di nero a lutto, e ha parlato ai colleghi di una legge elettorale che in Trentino Alto Adige e nella nostra provincia in particolare, considerate le deroghe speciali, sancisce “la morte della democrazia e del gruppo linguistico italiano”. Gli ha fatto eco quest’oggi il dirigente regionale e nazionale di Forza Italia “autosospeso”, Alessandro Bertoldi, che ha ringraziato la parlamentare, dicendo che “la storia le renderà onore come unica paladina della delle minoranze politiche regionali e della minoranza italiana dell’Alto Adige”. Bertoldi ha poi detto, che come evidenziava già nel 2011 il Presidente dell’Assemblea parlamentare dell’Osce On. Riccardo Migliori, in uno scambio di lettere tra i due, esistono i presupposti affinché gli italiani dell’Alto Adige vengano riconosciuti quale minoranza di secondo grado, come già avvenuto in passato in Canada ed in altre realtà. Il giovane esponente politico che ha definito “una legge elettorale criminale – quella approvata ieri per la regione – di cui la Camera si è macchiata”, ha detto di voler proseguire la strada della richiesta di una tutela internazionale per la minoranza locale italiana. Infine, nel tardo pomeriggio, il senatore leghista Sergio Divina ha fatto sapere di sostenere l’azione di Bertoldi e le parole contenute nella missiva di Migliori, al quale ha rinnovato la sua fiducia e stima. Vedremo come andrà a finire, intanto un’altra lettera verrà spedita all’Alta autorità per le minoranze de L’Aja.