Con mia grande perplessità ho seguito le vicende della scorsa settimana durante la fase di approvazione della delibera sul futuro Polo bibliotecario di Bolzano.
Ho chiesto ad un amico, il consigliere comunale Massimo Berloffa (Fratelli d’Italia – Centrodestra Nazionale), un incontro per avere maggiore chiarezza sulle questioni affrontate durante la scorsa settimana. Dopo averlo sentito parlare per pochi minuti mi sono reso conto che condividevamo le stesse idee sulla questione.Mi pare di capire che condividi il progetto del nuovo Polo Bibliotecario?
“Certamente! L’idea di creare uno spazio in cui i tre gruppi linguistici locali possano condividere un’esperienza culturale (e non solo) è degna di credito. Senza parlare della possibilità di avere uno spazio più adeguato soprattutto per l’attuale Biblioteca Civica.”
Diverse le polemiche però…
“Si è fatta molta demagogia a riguardo. Noi ci siamo astenuti dalla votazione perché non eravamo completamente convinti del luogo scelto per la struttura.”
In effetti sono state fatte diverse considerazioni sull’importanza dell’edificio. La variante del progetto sembra aver tolto molti dei dubbi, vero?
“Personalmente non mi dispiace il nuovo progetto. E’ riuscito a mantenere la vecchia facciata e la scalinata coniugando adeguatamente vecchio e nuovo. Certo, se si fosse trovato un luogo alternativo per la costruzione si sarebbe potuto mantenere l’edificio ed utilizzarlo come “jolly” in caso di future ristrutturazioni di altri ambienti circostanti. Più o meno come è stato fatto con il Liceo Carducci in questi ultimi anni.”
La necessità di questa struttura comunque c’è?
“Eccome. La Biblioteca Civica ha un grande magazzino, ma poco spazio per la consultazione. La Biblioteca Universitaria offre spazi per lo studio, ma quello che troveremo nel nuovo Polo sarà completamente all’avanguardia.”
E i costi?
“L’opera ha indubbiamente un costo molto elevato ma sono convinto che i benefici saranno tali da non far rimpiangere l’investimento. Inoltre se Bolzano non avesse trovato l’accordo con la Provincia, questi soldi sarebbero finiti, come sempre, a sostegno di qualche altro progetto, sicuramente molto meno importante dal punto di vista sociale.
Questo giustifica i compromessi raggiunti nelle trattative…”
Quindi parlare di “costo” non è completamente esatto, lo definirei un “investimento”. Che ne dici?
“Giustissimo. Il Polo bibliotecario sarà innanzitutto un’incredibile opportunità per la città di Bolzano. Una piazza culturale che favorirà l’integrazione tra i più giovani e non solo. Inoltre molti non pensano a tutti coloro che beneficeranno del progetto in termini economici a breve e lungo termine: le ditte e gli operai che lavoreranno alla costruzione, il personale che lavorerà nella biblioteca stessa, le strutture che la circondano (bar, ristoranti,…).”
Qualcuno ha lasciato intendere che le alte cariche di Comune e Provincia vogliono lasciare il segno con questo progetto…
“Ma anche se fosse!? Se va a favore della città e dei cittadini il resto poco importa.”
La demagogia sta proprio in questo alla fine… deviare l’attenzione della gente dai fatti reali con questioni prive di senso o di importanza. Una questione lunga sette anni per cui è lecito chiedersi il senso di questa ultima battaglia. Fortunatamente la ragione alla fine ha avuto la meglio, proprio quella ragione a cui una biblioteca può essere giustamente dedicata.