Politica

Opposizione italiana in Consiglio Provinciale a rischio

13 Luglio 2013

Opposizione italiana in Consiglio Provinciale a rischio

urzi66Il capofila di Alto Adige nel cuore sembra avere questa terra veramente a cuore e si allarma per un’eventuale eiezione di Cornelia Brugger nelle fila del PD.

Alessandro Urzì convinto della legittimità della candidatura di Cornelia Brugger nella lista del Partito democratico , considerandola persino un’espressione di una certa volontà di superare le barriere etnico/linguistiche, non manca a segnalarci delle perplessità a riguardo. Secondo il consigliere provinciale, il PD dovrebbe avvertire il dovere morale di spiegare agli elettori quali sarebbero le conseguenze se Cornelia Brugger dovesse essere eletta. “Se nel bilancio complessivo degli eletti il numero di quelli di lingua italiana, grazie anche all’elezione di Cornelia Brugger, dovesse scendere di una unità, tutta la ripartizione etnica di incarichi di governo (giunta), nelle commissioni legislative, in quelle istituite di volta in volta nell’ambito dell’attività istituzionale del Consiglio provinciale, cambierebbe radicalmente” commenta Urzì. Come il politico lascia chiaramente intendere, la questione non sarebbe unicamente interna al Pd. “Un consigliere italiano del Pd sostituito da uno di lingua tedesca, o un consigliere in meno per il gruppo italiano, comporterà un ruolo ridotto e sempre più evanescente del gruppo italiano nelle sedi istituzionali. La rappresentanza italiana in giunta potrebbe scendere da due a un consigliere. La Svp non avrebbe nemmeno il dovere di coinvolgere un doppio rappresentante del Pd in maggioranza, e quindi l’assessore italiano non sarebbe sostituito automaticamente dall’assessore di lingua tedesca del Pd ma da un altro assessore della Svp. Nelle commissioni legislative dai due attuali componenti italiani si scenderebbe ad uno. Rendendo durissima l’azione di controllo sul procedimento legislativo” commenta ancora l’esponente di Alto Adige nel cuore. Interessante l’ulteriore dettaglio fornito dal politico che ci spiega che nelle stesse commissioni legislative il consigliere italiano perduto (di opposizione, sempre) non verrebbe sostituito dal consigliere di lingua tedesca del Pd (perchè di maggioranza) ma da uno dei Freiheitlichen o di Suedtiroler Freiheit di Eva Klotz.
A chiare lettere Urzì sollecita Pd a spiegare le conseguenze del possibile devastante tsunami istituzionale che l’elezione con i suoi voti di un consigliere di lingua tedesca potrebbe avere sul ruolo degli italiani nel sistema dell’Autonomia. Ci può anche stare bene la sfida al classismo etnico: ma il progetto del Pd è monco se manca la contestuale richiesta di abolire gli strumenti di discriminazione etnica che stanno alla base dello Statuto di Autonomia. E su questo il Pd è muto” rammenta con toni fermi il capofila di Alto Adige nel cuore.

Giornalista, scrittrice, editore.