Scongiuriamo l’aumento dell’IVA

Ci siamo. Questa settimana il governo Letta dovrebbe iniziare con le tanto attese riforme: semplificazione e pacchetto per favorire l’occupazione giovanile. Sull’aumento dell’IVA il PDL si è già espresso molto chiaramente contro, cosicché anche le altre parti che sostengono questa anomala coalizione di governo difficilmente potranno fare orecchie di mercante e una chiara scelta di campo è senz’altro prossima. Non potrà essere un semplice confronto tra le parti in causa, ma di un’assunzione di responsabilità di fronte al Paese. La pressione fiscale in Italia è una delle più alte d’Europa, divenuta ormai quasi insostenibile. L’imposta sul valore aggiunto colpisce i consumi, a prescindere dalla capacità di reddito. E’ fisiologico che premere ancora sulle tasche degli ultimi, non può che aggravare la situazione. Bisogna fare delle differenza tra chi può pagare di più e chi non riesce. Perché non ricorrere a una sana patrimoniale? Solo una riforma strutturale con tagli intelligenti della spesa pubblica può forse ancora salvarci dalla decadenza politico – culturale che oramai sta contraddistinguendo l’Italia.
L’astensionismo alle amministrative ha dimostrato una sfiducia di fondo nei confronti di chi fa politica oggi. Il coraggio è una virtù. Certe volte bisogna avere il coraggio di fare scelte difficili ma che però sono funzionali al bene della collettività. Il politico non è un intrattenitore, ma colui che si impegna per il bene della collettività. Spesso grandi uomini hanno una grande donna accanto. Bene, forse molti uomini non sono capaci di prendere in mano il Paese. Perché non affidarsi alle donne? Se è vero che le donne, spesso mamme, sono le colonne della famiglia, per la stessa ragione possono essere le strutturi portanti della politica.