Politica

Claudio Degasperi

31 Gennaio 2013

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Claudio Degasperi


Candidato per la Lega Nord altoatesina, tra impegno locale e visione nazionale 

di Paolo Gaiardelli

DeGasperi WEB 2

 

Un partito dalla visione globale e dall’azione locale, con uno sguardo attento all’occupazione giovanile, all’innovazione e alla sicurezza: questa la formula in vista delle prossime elezioni proposta dal 48enne bolzanino, terzo candidato nella lista della Lega Nord per la Camera dei deputati. 

Nato a Bolzano il 13 febbraio del 1964, Claudio Degasperi ricopre attualmente la carica di consigliere comunale nel capoluogo altoatesino. Membro della commissione consiliare mobilità, è stato eletto per la lista presentata dalla Lega Nord nel 2010, di cui è segretario cittadino. Laureando in scienze della comunicazione plurilingue, Degasperi ha attualmente spostato i suoi studi nella città di Augsburg, in Baviera, dove sta perfezionando le proprie competenze linguistiche. Per il gruppo consiliare provinciale della Lega Nord è inoltre incaricato a dirigere un progetto di studio sull’integrazione interculturale della regione Trentino Alto Adige nell’Euregio “Trentino Alto Adige Tirolo” e nella Macroregione Europea Alpina, nel rispetto delle differenti identità presenti sul territorio e dei nuovi diritti dei cittadini europei.

 

Per quale motivo ha deciso di intraprendere questa avventura nelle elezioni politiche 2013?

 

“Sono consigliere comunale a Bolzano, segretario cittadino e vice segretario nazionale. Queste credenziali hanno spinto Milano a chiedermi di rappresentare gli altoatesini-sudtirolesi e ho deciso di confermare e sottoscrivere la mia candidatura sulla lista per il senso del dovere nei confronti del movimento”.

 

La Lega Nord esce da un periodo tribolato, crede l’elettorato risponderà comunque presente?

 

“Siamo in ripresa e torneremo in crescita. Il movimento ha mantenuto una buona base e affiancare le liste civiche, come quella Tosi a Verona e Maroni a Milano è un modello vincente e nuovo. Nelle regioni in cui è presente, la Lega ha iniziato un sostanziale cambiamento, grazie alla nuova segreteria di Roberto Maroni. Inutile negare le difficoltà passate, ma i candidati scelti sono per lo più sono persone nuove e molti sono anche i giovani. Spero che l’elettorato comprenda il nostro impegno: non abbiamo cambiato il nome del partito per rifarci il vestito, ma abbiamo cercato di cambiare la testa della nostra classe dirigente. Penso che di pari passo stia cambiando anche la testa degli italiani e si vada tutti insieme, politica leghista e cittadini, verso un nuovo corso. Per questo l’apparentamento con il PDL al Senato e la coalizione in generale con Berlusconi mi ha lasciato un po’ freddo, anche se comprendo l’importanza di non perdere la Lombardia, che, con Maroni presidente, potrà essere un interlocutore diretto anche con Bolzano”.

 

Quali sono le tematiche proposte dal partito che dovrebbero portare l’elettorato a scegliere voi in questo particolare momento del nostro Paese?

 

“Visione globale e azione locale: questo è sempre stato il motto con cui ho cercato di spiegare la Lega Nord. Al nord siamo la forza ancora maggiormente presente tra la gente. Abbiamo l’abitudine di aprire i banchetti nelle piazze ed ascoltare le esigenze dei cittadini. Inoltre si nota la nostra presenza quando si affrontano gli importanti scenari futuri dell’Europa dei Popoli. Votare la Lega significa incrementare il lavoro per i giovani, dare spazio all’innovazione, salvaguardia dell’ambiente e trasformazione del sistema universitario, in una rete europea d’eccellenza, accessibile a tutti, ovvero senza tasse a carico degli studenti meritevoli. Chiaro che per noi restano temi importanti anche l’immigrazione, che va controllata e gestita con una vera integrazione dei nuovi cittadini. Poi anche sulla giustizia la Lega ha portato avanti temi nobilissimi: abbiamo condiviso anche battaglie di giustizia giusta con altre forze politiche, notoriamente preparatissime sul tema, con cui il nostro movimento non condivide, però, le scarcerazioni facili. Oltre alla giustizia giusta e veloce, chiediamo sia garantita la certezza della pena. La Lega ha forze sul campo, idee e mezzi per diventare il primo partito del nord, una sorta di CSU bavarese”.

 

Paolo Gaiardelli