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Bolzano. Giustizia, fondi riservati, “Durnwalder agì in buona fede”

3 Marzo 2018

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Bolzano. Giustizia, fondi riservati, “Durnwalder agì in buona fede”

Depositate le motivazioni della sentenza d’Appello.
Nel maggio scorso l’ex presidente della Provincia Luis Durnwalder era stato assolto in secondo grado dalla accusa di peculato in relazione all’utilizzo del Fondo riservato. “L’intenzione del Presidente era indubbiamente quella di tenere separate le spese private da quelle connesse all’esercizio delle sue funzioni”, si legge ora nelle motivazioni della sentenza. L’affermazione costituisce uno dei cardini che hanno motivato la sentenza della assoluzione espressa dalla Corte di Appello, dopo che già, in primo grado era stato assolto con formula piena. Dal punto di vista prettamente giuridico i fatti contestati costituirebbero reato, ma al tempo stesso nelle motivazioni depositate dalla giudice Ulrike Segna – il collegio era composto, a latere, anche da Silvia Monaco e Isabella Martin- provano la meticolosità della rendicontazione delle spese, tanto da poter rinvenire “dati essenziali e sufficienti per attribuire la singola spesa all’evento e al momento storico in cui fu effettuata”. La giudice Segna osserva inoltre nelle motivazioni “che solo un uomo ingenuo e di limitate capacità cognitive avrebbe predisposto la prova documentale della propria responsabilità penale per un delitto consumato durante il lungo periodo del suo governo”. Evidentemente, la deduzione non è scritta ma chiaramente intuibile, la circostanza non sarebbe attribuibile all’imputato Durnwalder. Diverse spese, per la Corte, possono ritenersi “giustificate”, come alcune donazioni agli studenti per finanziare la tradizionale festa di fine anno, così come i pranzi di lavoro consumenti negli uffici della presidenza dai visistari insieme a Durnwalder. Spese che “erano riconducibili a eventi e situazioni in qualche modo e in senso lato pubbliche” trattandosi di incontri in cui venivano trattati o perfezionati accordi di interesse pubblico. Interessante inoltre la motivazione in cui viene rilevata “la difficilta nella valutazione del comportamento dell’imputato derivante dalla carente formulazione della legge provinciale istitutiva del Fondo spese riservate.
Queste in sintesi le motivazioni della sentenza in Appello che, come era stato ventilato in margine alla lettura del verdetto, la Procura generale della Corte d’Appello impugnerà la sentenza in Cassazione.

Luis Durnwalder, ex presidente della Provincia di Bolzano