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Esordio poetico promettente per il bolzanino Attilio Muscolino

29 Gennaio 2018

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Esordio poetico promettente per il bolzanino Attilio Muscolino

Esordio promettente per Attilio Muscolino, che ha appena dato alle stampe, per i tipi di Aletti Editore, la sua raccolta poetica“Senza capire né arguire che sia”. Muscolino, classe 1936, bolzanino d’adozione (dal 1969), la cui vena artistica è stata stimolata dagli studi classici abbinati, per diversi anni, allo studio del pianoforte, dopo la laurea in giurisprudenza, è stato dirigente amministrativo alla Cassa Mutua Provinciale di Malattia di Bolzano e quindi, dopo l’istituzione del Servizio Sanitario Nazionale del 1978, alla Provincia Autonoma di Bolzano. Appassionato di scacchi, di cui è candidato Maestro e Presidente d’un circolo bolzanino, pensionato, ora si presenta con forza al pubblico con la sua opera poetica, diventando «exemplum d’una delicatezza espressiva e d’una forza intellettuale uniche per uno scrittore esordiente che ha fatto, tutta­via, lievitare dentro di sé i fermenti letterari sin dalla giovinezza», come scrive, nella prefazione del libro, la studiosa Emanuela Scicchitano. Sulla stessa linea, anche il commento critico della giornalista Caterina Aletti, che nell’introduzione avverte: «La scrittura poetica è la naturale evoluzione d’un percorso di vita teso alla cono­scenza, all’investigazione profonda di sé e, di questa costante ricer­ca, la silloge qui presentata è il frutto; un prodotto particolarmente pregiato, proprio perché serbato con cura e maturato lentamente».

In foto: Attilio Muscolino