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Della Ratta contro tutti: tra simboli di Casapound e migranti…

19 Luglio 2017

Della Ratta contro tutti: tra simboli di Casapound e migranti…

Il consigliere comunale socialista Claudio Della Ratta è balzato alle cronache a causa di una sua immagine profilo su Facebook. A molti sono “girati gli occhi” quando sotto al viso sorridente del consigliere con tanto di scritta “#noiusoli” si sono ritrovati il simbolo di Casapound.

Consigliere Della Ratta, un bel pasticcio per un socialista apparire sotto le insegne di Casapound?

Un pasticcio nato per caso. Nel condividere lo slogan (#noiusoli) non mi sono accorto della tartaruga, non sono pratico, è stata una trappola politica, creata dopo, quasi ad hoc, visto che mi sono precipitato a spiegare con un post…

Casapound sul proprio profilo ufficiale le ha pure fatto i complimenti per “libertà di pensiero”…

Hanno ragione…io sono libero.

Consigliere, però lei risulta tra i politici più social, vuol farci credere che…

In realtà ho proprio sbagliato, ma sono rimasto stupido di un fatto: l’immagine profilo incriminata è rimasta qualche minuto e già viaggiava nell’etere. Non pensavo d’esser cosi popolare… non molto dopo è uscito un primo articolo online. Mi sono stupito!

Consigliere, le passiamo la buona fede, ma sono in molti a “darla” a destra ormai, come mai?

In realtà io sono pragmatico e non mi sento parte di quel pensiero unico politicamente corretto che tende ad uniformare i ragionamenti.

Quindi lei, pur essendo di sinistra, non è favorevole allo Ius Soli?

Stiamo vivendo un momento molto critico per il Paese, col lavoro che manca e l’illegalità che rimane impunita. Ci sono temi più importanti, come l’ondata migratoria. Non me la sento di pensare allo Ius Soli. Anche a Bolzano la situazione è peggiorata, sono felice che lo Ius Soli si sia stato bloccato, credo urga far ripartire il Paese puntando su altro.

Ma con queste affermazioni non si sente di venire meno alle alleanze politiche bolzanine?

Assolutamente no, mi ritengo un uomo libero. Non sto tradendo nessuno in ambito comunale, ma se permette, su certi temi, ci tengo ad avere un pensiero autonomo.

Quindi, blocco dei porti?

Ma perché mai dovremmo subire forzatamente un’invasione di persone che il popolo italiano non vuole accogliere? A casa mia dovrei poter far entrare chi voglio io. Non crede?

Me lo dica lei, come agirebbe?

È un argomento troppo vasto per pensare che la soluzione dei problemi stia nell’accogliere coloro che riescono “a scappare” (troppo spesso i più forti, che fuggono dalla miseria più che dalle guerre), disinteressandosi della maggior parte (decine e decine di milioni) di coloro che rimangono a soffrire o morire di fame in Africa (ma per quelli la nostra coscienza non ci dice nulla, dato che abbiamo composto il numero telefonico del gestore che verserà 5 euro alle associazioni di riferimento).

Hub in Africa?

Si potrebbe essere una soluzione, qui deve arrivare solo chi ha diritto.

Secondo lei, quindi, è vero che l’italiano medio è stanco di questa situazione?

Io penso che se i cittadini (anche bolzanini) non iniziano a protestare (ed in parte questo sta iniziando ed in minima parte almeno in questi ultimi periodi la politica sembra aver recepito almeno che il problema esiste, ma solo grazie a queste proteste), continueremo ad assistere a questi indiscriminati sbarchi di persone senza futuro che resteranno in Italia, dato che l’Europa se ne frega.

“Se ne frega”… detto in questo periodo d’apologia e con il simbolo di Casapound è rischioso, mi permetta la battuta.

Guardi, i tre consiglieri di Casapound sono, a differenza di quello che si pensa, molto disponibili relativamente ai temi cittadini (quelli che io seguo e per i quali sono stato eletto), votando talvolta a favore della maggioranza. Intervengono sui temi, concretamente, e liberi da strumentalizzazioni, lo fanno molto più d’altri. Confermo.

La vede come loro su alcuno temi?

Certo, credo abbiano ragione riguardo Ius Soli e migrazione in generale.

Ma a Bolzano, secondo lei, il problema è solo percepito od esiste?

Purtroppo certa stampa e certi intellettuali tendono a minimizzare. In realtà la cittadinanza bolzanina non ne può più, in primis del Parco Stazione, un pessimo biglietto da visita per la città.

Quindi lei risolverebbe i problemi da destra, par di capire?

Io, da consigliere di maggioranza e di governo, cerco di risolverli, se il buon senso si chiama Casapound io ci convergo, poi è chiaro che tra me è loro ci siano abissi politici, ma nella quotidianità di un comune è sbagliato non recepire soluzioni concrete per motivi ideologici.

Meno filosofia, meno ideali e più pragmatismo, quindi?

Un comune va gestito con pragmatismo, vanno tolte le castagne dal fuoco alla gente, nel micro, non servono le lectio magistralis, quelle servono all’università…

Ma Bolzano è meno sicura?

Se confrontata (come spesso erroneamente viene accostata) a città più grandi è chiaro che può sembrare di no, in realtà gli episodi di microdelinquenza ci sono, sono moltissime le persone che segnalano e magari non denunciano.

Possiamo tranquillizzare i suoi elettori, non passa a Casapound?

Stiano tranquilli, eviterò anche gli errori, mi farò dare qualche lezione di social dalle mie figlie!

Vicedirettore di Buongiorno Suedtirol e responsabile di BsEvents&Style. Si occupa di marketing e pubblicità per la testata. Giornalista, scrive d’economia, esteri, politica locale e nazionale. Fondatore di BsEvents&Style.