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Bolzano. Accoglienza, l’Austria ribadisce la linea dura

18 Luglio 2017

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Bolzano. Accoglienza, l’Austria ribadisce la linea dura

Al Brennero ieri il ministro del interni Wolfgang Sobotka, il Landeshauptmann tirolese Günther Platter e il capo della polizia del Tirolo Helmut Tomac per ribadire la posizione austriaca. L’ipotesi del rilascio di visti umanitari che permettano ai profughi la libera circolazione annunciata dal Times e tuttavia smentita da Alfano, ha allertato Vienna. Se nel territorio austriaco il flusso dei migranti dovesse aumentare, vicino al passo “saranno schierati ulteriori agenti.“ Quindi Tomac ha illustrato come funzionerebbero i meccanismi di controllo dell’identificazione e del traffico automobilistico alla barriera del Brennero nel caso di un aumento di migranti in transito, senza tener conto del fatto che invece la situazione attuale mostra cifre irrilevanti. Platter prendendo spunto dagli ultimi sbarchi sulle coste italiane ha rilevato “il nervosismo esistente in Italia, e che il Brennero è considerato luogo sensibile, ma se sarà necessario torneremo a presidiarlo”. Insomma le elezioni si avvicinano e l’Austria vuole mostrare ai suoi elettori di non essere minimamente intenzionate a cedimenti di sorta.
È stato annunciato – questa forse è la novità uscita dal bliz di Sobotka e Platter ieri al Brennero – un vertice tra i due ministri degli interni austriaco e italiano. Da Bruxelles il ministro Kurz invoca uno sforzo collettivo a livello europeo per sostenere l’Italia “nella chiusura della rotta del Mediterraneo” e contemporaneamente definisce “assurda” l’ipotesi del rilascio dei visti umanitari. Pur precisando che l’ipotesi non è stata discussa nel Consiglio degli esteri dove “non è stata fatta alcuna dichiarazione in merito”, il ministro ha però aggiunto “che se la cosa venisse fatta proteggeremmo la frontiera del Brennero. Di certo non permetteremo che la gente possa liberamente andare a nord.”