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Le saghe Ladine vogliono diventare Patrimonio UNESCO.

21 Aprile 2017

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Le saghe Ladine vogliono diventare Patrimonio UNESCO.

Incontro con il Ministero dei Beni culturali a Roma.  

Val Badia/Roma – Il comitato “Comitè Lingaz Ladin“, composto da 13 rappresentanti, ha come obiettivo il riconoscimento del mondo delle saghe ladine come patrimonio immateriale UNESCO.

Durante diversi incontri e colloqui sono state rilevate le condizioni necessarie per presentare la domanda all’UNESCO. “Siamo convinti, che la lingua ladina e in particolare l’affascinante mondo delle leggende, rappresenta per le vallate ladine un grande tesoro per la comunità. Pertanto, è necessario intraprendere ogni sforzo, per tutelare e valorizzare il patrimonio ladino”, sottolinea Marina Crazzolara, Membro del Comitato e una delle forze trainanti di questa idea. Di recente si è tenuto un incontro importante nell’Ufficio UNESCO a Roma al Ministero della Cultura, al quale hanno partecipato insieme a Crazzolara anche il Dott. Roland Verra Intendente scolastico delle comunità ladine, il Prof. Paul Videsott della Libera Università di Bolzano e la Dott.ssa Susy Rottonara del Dipartimento Istruzione, Formazione e Cultura ladina.

Insieme a Stefania Baldinotti, funzionario responsabile dell’Ufficio UNESCO a Roma, sono state discusse nel dettaglio le ulteriori fasi per l’accoglimento del mondo delle saghe ladine nel patrimonio immateriale UNESCO.

Baldinotti sottolinea, che in questo progetto si dovrebbe coinvolgere anche l’area romancia della Svizzera per ottenere una maggiore rappresentatività dell’iniziativa.

Il “Comité Lingaz Ladin“ ha già preso contatti con il territorio Girgioni con l’obiettivo di organizzare un primo incontro nel prossimo futuro. „Anche se il percorso è ancora lungo, l’incontro al Ministero dei Beni Culturali di Roma ci ha dato una carica positiva”, conclude il comunicato stampa del Comitato.

In foto da sinistra: Paul Videsott, Enrico Vicenti, Marina Crazzolara, Susy Rottonara, Paul Verra e Stefania Baldinotti.