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Inaugurati a S. Andrea la centrale di teleriscaldamento e il nuovo serbatoio per l’acqua potabile.

27 Marzo 2017

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Inaugurati a S. Andrea la centrale di teleriscaldamento e il nuovo serbatoio per l’acqua potabile.

Sabato, 25 marzo, sono state inaugurate due importanti infrastrutture tecniche per la zona di S. Andrea, frazione di Bressanone. Numerosi interessati hanno preso parte alla giornata delle porte aperte e colto l’occasione per visitare la centrale di teleriscaldamento e il nuovo serbatoio per l’acqua potabile. Alla cerimonia di benedizione sono intervenuti il parroco Konrad Gasser, il sindaco Peter Brunner, membri del consiglio comunale e rappresentanti di ASM Bressanone Spa.

“Sappiamo tutti che la qualità di vita in un paese o in una frazione dipende anche dalla prossimità delle fonti di approvvigionamento, che non comprendono solamente il commercio al dettaglio e l’offerta formativa. Tra le infrastrutture importanti per conferire attrattività ai territori rurali, rientrano anche le moderne tecnologie quali internet in fibra ottica e teleriscaldamento a basso impatto ambientale per case, famiglie ed aziende“, ha affermato il sindaco Peter Brunner nelle sue parole di saluto. L‘assessore all‘urbanistica Andreas Jungmann: “Già da anni, con il supporto del Comune di Bressanone, ASM Bressanone Spa investe nella posa della rete di teleriscaldamento e a fibra ottica non solo per il centro città, ma anche per le frazioni circostanti.”

Di fatto già da dicembre 2013 la centrale di teleriscaldamento a S. Andrea ha prodotto calore per ca. 100 clienti grazie alla caldaia d’emergenza alimentata a gasolio, con una potenza di allacciamento di 3.155 kW. “Una centrale a biomassa solo per S. Andrea non sarebbe stata economicamente sostenibile, in quanto sussiste una forte differenza fra le esigenze di servizio del periodo invernale e quello estivo”, dice il presidente di ASM Bressanone Spa Patrick Silbernagl. Pertanto si è optato per la soluzione di alimentare la centrale con calore tramite una condotta di collegamento da Millan a S. Andrea.

“Un investimento di 2,5 milioni di Euro per una soluzione economica ed ecologica“, spiega il direttore generale Wolfgang Plank: “Consente infatti un migliore sfruttamento delle centrali di teleriscaldamento della città. Il circuito chiuso, grazie alla forza di gravità, non necessita di energia per affrontare i 400 metri di dislivello, ad eccezione nei tempi di carico di punta. Le spese di manutenzione e di esercizio sono minime, perché non è necessario controllare la combustione e nemmeno gestire fonti energetiche primarie come legno, petrolio o gas. Si possono inoltre escludere anomalie legate al processo di combustione e, a differenza della combustione con biomassa, non sono necessari numerosi impianti di controllo. Ne consegue che l’onere di gestione è in relazione minore. Inoltre, grazie alla soluzione dovuta al teleriscaldamento, a S. Andrea non si verificano emissioni di residui gassosi né di particolati.”
Per un periodo di sei o sette mesi l’anno, l’approvvigionamento con calore di S. Andrea è garantito dalle centrali a biomassa. Nei mesi restanti il fabbisogno è coperto dalle centrali di cogenerazione, che producono contemporaneamente energia e calore.

Negli ultimi mesi però ASM Bressanone Spa ha investito a S. Andrea non solo nell’ottimizzazione della tecnica del teleriscaldamento: è stato infatti realizzato anche un nuovo, grande serbatoio per l’acqua potabile, dotato di una piccola centrale idroelettrica.

“Il serbatoio dell’interessenza di S. Andrea non era più conforme alle nuove tecnologie e adeguato ad una futura crescita della popolazione“, spiega il presidente di ASM Bressanone Spa Patrick Silbernagl.

Il nuovo serbatoio per l’acqua potabile è stato installato nelle vicinanze del serbatoio di ASM Bressanone Spa già esistente, sito sulla strada di accesso al maso Niederrutzner. I due serbatoi sono stati collegati idraulicamente, onde ottimizzare la funzionalità della distribuzione dell’acqua potabile. Il serbatoio viene servito con acqua delle sorgenti Pfarrwald e Koflerwiesen del Monte Plose. Nel nuovo impianto di deacidificazione avviene la deacidificazione naturale dell’acqua sorgiva attraverso il passaggio in due vasche con ghiaia di marmo. Ciò comporta solamente la saturazione con carbonato di calcio che aumenta leggermente la durezza complessiva dell’acqua. In seguito l’acqua, povera di minerali, perde grazie alla filtrazione la sua aggressività dovuta all’acido carbonico e non deve subire ulteriori trattamenti.

Sopra l’impianto di deacidificazione ASM Bressanone Spa ha realizzato inoltre una piccola centrale idroelettrica, che sfruttando l’altezza di salto dell’acqua produce corrente senza ulteriori interventi sulla natura. Ciò è reso possibile grazie all’utilizzo di nuove tecnologie, come macchinari con componenti che non richiedono grassi e lubrificanti.
La portata di concessione per la piccola centrale idroelettrica di S. Andrea ammonta a max. 5,0 l/s per tutto l’anno. La produzione annuale di energia è stimata in circa 71.234 kWh. L’elettricità prodotta in modo ecologico viene infine immessa nella rete elettrica pubblica a bassa tensione.

“ASM Bressanone Spa, è l’unico distributore di energia elettrica in Alto Adige, che non produce autonomamente energia elettrica in grandi centrali idroelettriche, ma gestisce solo piccole centrali idroelettriche“, spiega il direttore generale Wolfgang Plank: “Tuttavia ASM Bressanone Spa svolge in questo ambito un ruolo pionieristico. Nel 2005 è entrata in funzione a Varna una delle prime piccole centrali idroelettriche dell’Alto Adige; in seguito sono stati realizzati altri due impianti presso il rio Scaleres. Nel serbatoio per l’acqua potabile di Millan, è prevista la costruzione di un’altra piccola centrale idroelettrica a basso impatto ambientale.”

In foto: la nuova centrale idroelettrica