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Rottami la cartella Equitalia? L’Inps non rilascia il Durc

9 Gennaio 2017

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Rottami la cartella Equitalia? L’Inps non rilascia il Durc

CNA regionale evidenzia un’incongruenza nell’applicazione della nuova normativa.

Le aziende che rottamano le cartelle esattoriali Equitalia, secondo il Decreto fiscale 193/2016 collegato alla Legge di Stabilità 2017, rischiano di non ricevere il Durc dall’Inps. CNA del Trentino Alto Adige ha riscontrato questa incongruenza nella procedura di rottamazione eseguita per conto di alcuni associati.

Il Durc, documento unico di regolarità contributiva, è la certificazione che attesta la regolarità nei versamenti di contributi INPS, INAIL e Cassa Edile da parte di un artigiano o di un’impresa.

Il Durc mette al riparo chi paga regolarmente i contributi dal rischio di dover pagare per conto dell’appaltatore o subappaltatore e mette in difficoltà, invece, chi ha avuto qualche problema finanziario e non è riuscito a pagare qualche rata di contributi INPS. Se l’artigiano non presenta un Durc regolare, non ottiene il pagamento del proprio lavoro e così non riesce a pagare le rate successive di contribuzione.

Per ottenere il Durc regolare è possibile rateizzare le cartelle esattoriali, rispettando poi nel tempo il pagamento delle rate. Qualche mese fa il governo ha lanciato la novità della rottamazione delle cartelle esattoriali di Equitalia, eliminando, per chi la chiede, gli esorbitanti interessi su interessi e sanzioni moltiplicate.

Con un problema appena riscontrato da CNA regionale: l’Inps non recepisce la rottamazione e la conseguente rateizzazione prevista. Per chi aderisce alla rottamazione non viene riconosciuta la rateazione prevista dalla legge e per l’Istituto rimane inadempiente, nella sostanza “irregolare”.

“E se il contribuente ha bisogno di un Durc – afferma Pino Salvadori, direttore di CNA Trentino Alto Adige – l’Inps consiglia di rinunciare alla rottamazione delle cartelle Equitalia, operazione che non sappiamo sia possibile, e di chiedere una rateizzazione tradizionale, pagando agi, sanzioni e interessi su interessi. Proprio quelli che avevano convinto il Governo a prevedere la rottamazione delle cartelle. Chiediamo che venga al più presto chiarita la situazione. Abbiamo già informato gli uffici nazionali CNA per intervenire ai massimi livelli con il Governo, l’Inps, Equitalia e tutti i soggetti coinvolti nel rilascio dei Durc”.

In foto: Pino Salvadori